Inaugurato questa mattina l’Anno Accademico 2024/2025 dell’Università degli Studi del Molise. Alla consueta cerimonia nell’Aula Magna del II Edificio Polifunzionale, a Campobasso, è stato invitato quest’anno il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ha chiuso i vari interventi che si sono susseguiti.
“L’Ateneo, che in questa regione esiste da oltre 40 anni, è un valore aggiunto e uno strumento di crescita”, ha affermato il ministro. “La ricerca e l’analisi sono fondamentali per garantire lo sviluppo di un territorio e affinché l’università sia reale riferimento per i giovani deve porsi al servizio del sistema economico circostante”.
Piantedosi ha sottolineato come “l’Italia è un mosaico unico e i borghi sono un tratto distintivo del nostro Paese. Le realtà interne sono preziose ma fragili, colpite da spopolamento e dissesto idrogeologico. Perciò vanno poste al centro di una strategia attenta e noi siamo in costante lavoro per creare le condizioni per far sì che ciò accada. Il mio quotidiano impegno è volto al rafforzamento degli enti locali”.
Lo sviluppo, ha continuato l’esponente del Governo, “passa necessariamente per infrastrutture e trasporti funzionanti che possano attrarre nuovi investimenti. Ecco perché anche in territori come il Molise è doveroso il loro potenziamento, comprese quelle digitali per non rimanere indietro. Il digital divide è un problema rilevante le coperture minori nei piccoli centri rischiano di lasciarli indietro”.
Sul tema sicurezza, “assume rilevanza strategica il protocollo firmato questa mattina in Prefettura sulla istituzione di un sistema di videosorveglianza sulle principali arterie stradali, al fine di prevenire e contrastare più efficacemente alcune dinamiche criminali esogene, così come per tutelare l’incolumità della popolazione dalle minacce di rischio idrogeologico”.
Piantedosi ha quindi ricordato il 22esimo anniversario della tragedia del crollo della scuola ‘Jovine’ di San Giuliano di Puglia che sarà celebrato domani, giovedì 31 ottobre.
Per il ministro la sicurezza è anche benessere e coesione sociale. A tal riguardo ha ricordato alcune azioni intraprese, come il progetto Polis attuato con Poste Italiane, secondo una logica progressiva multifunzione dei servizi essenziali che possano arrivare anche nel piccolo paesino della penisola; oppure i 208 progetti a favore dei comuni molisani per le cosiddette “medie opere” per un valore di 136 mln di euro; i 40 mln per la realizzazione di 662 progetti che vanno dalla messa in sicurezza delle scuole al patrimonio comunale e all’efficientamento energetico. “Un chiaro atto di inversione di tendenza nella programmazione”.
Prima di Piantedosi, sono intervenuti la sindaca di Campobasso, Maria Luisa Forte, il presidente della Regione, Francesco Roberti, il rappresentante degli studenti, Manuel Petrucci, il rappresentante del personale tecnico-amministrativo, Giuseppe Centillo, la docente ordinaria di Diritto del Lavoro Dipartimento di Economia, Luisa Corazza, e il Magnifico Rettore, Luca Brunese.
(in basso il video dell’intervento del Rettore e il testo dell’intervento del presidente della Regione)
L’intervento del presidente della Regione, Roberti.
Il Presidente della Giunta Regionale del Molise, Francesco Roberti, è intervenuto nel corso della cerimonia d’inaugurazione dell’Anno Accademico 2024/2025 dell’Università degli Studi del Molise, evento a cui ha preso parte il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
Il presidente Roberti, nel salutare “con orgoglio ed entusiasmo il Ministro Piantedosi”, ha sottolineato come “la presenza di due Ministri sul territorio negli ultimi quattro giorni testimoni l’attenzione del Governo nei confronti della nostra Regione”.
Il Presidente Roberti ha ringraziato “il Rettore Luca Brunese, che ha portato avanti un lavoro grazie al quale, oggigiorno, l’Ateneo molisano è un’istituzione accademica affermata nel contesto nazionale e all’avanguardia, in grado di formare in maniera eccellente le giovani generazioni” e rivolto l’in bocca al lupo, per l’Anno Accademico 2024/2025, “agli studenti, i protagonisti delle giornate all’interno dell’Ateneo con le loro gioie, soddisfazioni, preoccupazioni, qualche piccola delusione, che è fisiologica, ma da trasformare in opportunità, grazie all’aiuto di chi è da supporto ai nostri giovani allievi, ricordando quest’ultimi che l’esperienza universitaria resterà una tappa fondamentale del percorso di ognuno”.
“L’Università degli Studi del Molise è stata una delle più grandi conquiste del nostro territorio per la sua funzione di alta formazione, ricerca scientifica e tecnologica, ma anche per la sua funzionalità rispetto al mondo produttivo, imprenditoriale e sociale del nostro Molise. Grazie all’Università degli Studi del Molise e ai professionisti che lavorano per essa, la nostra regione, in tante occasioni, si è messa in luce sul territorio nazionale e nei consessi internazionali”, ha proseguito Roberti.
Il tema della cerimonia è stato sulle Aree Interne, “in cima della nostra agenda politica, prevedendo le strategie territoriali, individuando sei Aree Interne, oltre a due Aree Urbane, ognuna delle quali oggetto di interventi specifici”.
Roberti ha ricordato l’impegno della Regione Molise sulle borse di studio con una dotazione di 4.285.714,29 euro per il prossimo triennio, oltre al 1.200.000 euro che, per ogni Anno Accademico, la Regione Molise riversa all’Unimol.
“Una misura concreta per il diritto allo studio, inteso quale sostegno finanziario e socialmente equo per gli studenti meritevoli e privi di reddito, realizzando uno dei principi cardine della nostra Costituzione”, ha ribadito Roberti.
Roberti ha ricordato come la Regione Molise abbia dato attenzione all’Unimol nella programmazione delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 con diversi interventi: 9.300.000 euro sono stati programmati, nell’ambito della Ricerca, Innovazione e Sviluppo, per l’iniziativa “MoliZ Project” (Progetto Molise) per la generazione Z (Intelligenza Artificiale); 2.300.000 euro per l’attività di ricerca in campo medico e biomedico in relazione ai fattori ambientali e genetici alla base di malattie cardiovascolari, dei tumori e delle malattie neurodegenerative, previa convenzione della Regione Molise con l’Università degli Studi del Molise e gli altri istituti di ricerca; 3.500.000 euro programmati nell’ambito della Riqualificazione Urbana, per la realizzazione di spazi per il servizio mensa universitaria e l’ampliamento degli spazi della Biblioteca, anche con aree attrezzate per persone con disabilità fisiche ed intellettivo‐relazionali.
“Gli interventi con le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 rappresentano la stretta collaborazione Regione-Unimol sul lungo periodo, sulla base di obiettivi e percorsi che sono stati e saranno condivisi di comune accordo”, ha sottolineato Roberti, per il quale: “Siamo consapevoli, infatti, che l’Ateneo molisano è uno dei valori aggiunti per la competitività del nostro territorio, per questo motivo la stabile e duratura collaborazione inter-istituzionale tra la Regione Molise e l’Università degli Studi del Molise mira anche ad ampliare la rete dei servizi offerti agli studenti e a implementare le attività di ricerca, didattiche ed assistenziali. La collaborazione si articola anche nel potenziamento della rete ospedaliera e medica territoriale, grazie all’impegno di Regione e Unimol di mettere in campo iniziative comuni e congiunte per progetti di formazione in ambito sanitario, ma anche con la presenza degli specializzandi all’interno del Sistema Sanitario Regionale, raggiungendo il duplice obiettivo dell’opportunità lavorativa per i giovani professionisti in campo sanitario e del supporto al personale delle strutture sanitarie del territorio”.
“La sinergia Regione Molise – Unimol si articolerà – le parole del Presidente Roberti – anche nel potenziamento dei servizi, che vuol dire permettere all’Università di essere maggiormente attrattiva, oltre quanto già lo sia grazie alla qualità dell’offerta formativa, grazie al miglioramento delle condizioni di vita e studio da offrire agli studenti”.
“La Regione Molise c’è e vuole continuare a puntare su questa eccellenza del nostro territorio, anche impegnandosi affinché si concretizzi, in maniera continua e costante, il passaggio successivo della formazione accademica – ha concluso Roberti – Il nostro territorio, ricco di storia, cultura e tradizione, nell’immediato futuro, infatti, dovrà tornare a essere terra che, terminata la formazione accademica, possa offrire ai nostri studenti la giusta gratificazione ai sacrifici dello studio con un lavoro stabile, tale da permettere la costruzione del proprio avvenire in Molise e, al contempo, tornare a popolare i nostri caratteristici Comuni”.