Al Salone internazionale delle vacanze di Lugano, tenutosi dal 1° al 3 novembre, l’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo del Molise ha messo in mostra le bellezze e peculiarità di ben 12 aree della regione e promosso l’attività di ben 15 aziende impegnate nella consapevolezza che solo la rete d’imprese può stravolgere il concetto culturale, economico e turistico di una regione spesso autoreferenziale ma poco incisiva nella divulgazione e nella partecipazione attiva. “Fornai Ricci”, azienda sita in Montaquila, con i suoi panettoni all’olio d’oliva, accompagnati alla degustazione dai vini bianchi e più strutturati offerti dalla Cantina Sociale “Cantina San Zenone”, hanno convogliato l’attenzione di migliaia di fruitori accorsi al tintinnio delle campane dell’Antica Pontificia Fonderia Marinelli. I salumi dell’Azienda Montecilfonese “Casa di Florio”, degustati con il pane forno a legna, in accompagno alle uova di quaglia dell’azienda “Del Zingaro” di Matrice hanno donato momenti di pura condivisione al passaggio visivo mirato di filmati a cura dell’Azienda Autonoma. Il tartufo dell’azienda “Di Iorio” di Busso, l’olio di “Flora” offerto dal mentore del territorio Pasquale Di Lena, il vino dell’azienda “Krunus” hanno rapito i palati svizzeri ponendo l’applauso conclusivo verso i dolci e i confetti dell’azienda monterodunese dei “F.lli Papa”. Non potevano mancare di certo le Ostie Agnonesi e le delizie del Consorzio di Rete “CiBiMolisani”. I frutti idroponici degustati con la cioccolata fondente hanno offerto quella fetta di Paradiso molisano che trae ogni onore e garanzia dalla eccellente biodivesità, che solo il nostro splendido Molise può offrire sperando in una politica energetica non spregiudicata, come quella in atto, che vede il proliferare di pale eoliche e pannelli solari addirittura fiore all’occhiello di pseudo associazioni ambientaliste che hanno perso la loro verve positiva in nome di una finta transizione ecologica sempre più transizione energetica. Il Molise è una regione decisamente a trazione ambientale, rurale e tradizionale, sperperare tutto questo significa, senza dubbio, offendere il paesaggio e chi ogni giorno razionalizza la propria vita nelle campagne molisane per garantire eccellenza e la restanza sempre più compromessa, sempre meno ricercata. “La bellezza è fonte di ispirazione e di coscienza, non mettiamo lei la maschera ma mostriamone le rughe”.
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