I Carabinieri della Compagnia di Campobasso alle prime luci dell’alba di oggi 5 novembre, a Campobasso, Lucera, Brindisi e San Bartolomeo in Galdo, hanno dato esecuzione a 12 misure cautelari a carico di altrettanti soggetti, tutti italiani, di cui 5 in carcere, 2 ai domiciliari e 5 divieti di dimora in Molise, la cui ordinanza è stata firmata dal gip del Tribunale di Campobasso su richiesta della locale Procura della Repubblica. I reati contestati sono, a vario titolo, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, e detenzione e spaccio di stupefacenti, disciplinati dagli artt. 74 e 73 del DPR 309/90.
Le indagini, durate oltre 6 mesi (a partire da novembre 2022), hanno permesso di smantellare una organizzazione che sistematicamente conduceva attività di spaccio di cocaina, eroina e hashish, nel capoluogo molisano. Il canale di rifornimento era la Puglia, in particolare San Severo in provincia di Foggia.
I principali indagati.
I nomi sono già noti. Non a caso nella conferenza stampa tenuta presso il Comando provinciale di Campobasso (sono intervenuti il Procuratore Nicola D’Angelo, il Comandante provinciale dei Carabinieri di Campobasso, Colonnello Luigi Di Santo, e i vertici del Comando Compagnia e del Nucleo Operativo e Radiomobile, Colonnello Alessandro Carpentieri e Capitano Augusto Scoglio) si è fatto riferimento all’operazione denominata Drug Market. Quella di oggi è un po’ il sequel, al punto che gli investigatori ne hanno mantenuto l’etichetta, aggiungendo il “2” al titolo dell’inchiesta. A capo del presunto sodalizio C.D.V. che gestiva le principali attività di spaccio. Presso la sua abitazione e presso un circolo ludico – che successivamente alle indagini è stato abbandonato – avvenivano le cessioni con i consumatori. Circa 4.300 gli episodi documentati e per oltre 11 kg lo stupefacente spacciato. Il “market della droga” aveva dunque riaperto ed era operativo h24. Alcuni assuntori si presentavano anche 3 volte al giorno. Secondo le stime degli inquirenti, il “capo” arrivava ad incassare tra i 1.500 e i 2.000 euro al giorno. Oltre a lui, sono finiti in carcere una donna, F.D., altri due affiliati, N.D.V. e M.M., e il principale fornitore, di Lucera, L.B. Ai domiciliari i due corrieri, pugliesi, incensurati e fidati, A.B. e F.P. Come si nota nelle immagini, lo stupefacente sequestrato nel corso delle indagini veniva spesso rinvenuto in nascondigli di ogni sorta all’interno dei veicoli dei corrieri, come ad esempio nei fari di posizione. Il metodo per comunicare tra sodali e consumatori era un applicativo poco noto di messaggistica e altamente criptato.
L’operazione.
All’operazione odierna hanno preso parte circa 90 militari dei Comandi provinciali di Campobasso, Foggia, Brindisi e Benevento, impegnati in 19 perquisizioni locali e personali, un velivolo del 5° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pescara e due unità cinofile della Legione Carabinieri Abruzzo e Molise. Durante le indagini sono stati sequestrati circa 235 grammi di cocaina (900 dosi, circa 23mila euro), 52 di eroina (350 dosi, circa 2mila euro) e quasi 11 kg di hashish (60mila dosi, circa 100mila euro), eseguiti 5 arresti in flagranza, sequestrati 31.700 euro quale presunto provento dell’attività di spaccio e segnalate 42 persone all’autorità amministrativa per uso di sostanze stupefacenti.
(nella foto della conferenza stampa, da sinistra: il Capitano Augusto Scoglio, il Colonnello Luigi Di Santo, il Procuratore Nicola D’Angelo e il Colonnello Alessandro Carpentieri)