Da oggi a Campobasso c’è un luogo dedicato alla memoria di Ilaria Alpi. Questa mattina, l’amministrazione comunale di Campobasso ha inaugurato il Largo intitolato alla giornalista uccisa, insieme al cameraman Miran Hrovatin, a Mogadiscio il 20 marzo 1994, mentre investigavano su traffici illeciti di armi e rifiuti tossici. La loro morte, ancora non chiarita, simboleggia il sacrificio di due giornalisti impegnati a informare il mondo su ingiustizie e nefandezze.
“Ilaria Alpi era una giornalista che faceva inchieste scomode e che cercava la verità, una voce critica di una informazione libera”, commenta la sindaca Forte a margine della cerimonia. “La targa dedicata alla sua memoria, posta proprio vicino alla via intitolata al grande giornalista molisano Gaetano Scardocchia, ci ricorda che i diritti conquistati da altri e che noi abbiamo ereditato vanno difesi e presidiati. La libertà di stampa, pilastro fondamentale della nostra società, come sancito dall’art. 21 della Costituzione italiana, è un valore imprescindibile per la nostra democrazia.
Purtroppo, ancora oggi la libertà di stampa è minacciata in molte parti del mondo. Secondo il Rapporto 2024 di Reporters Sans Frontières, 533 giornalisti sono attualmente imprigionati e 57 sono stati uccisi nel 2022. Le principali minacce alla libertà di stampa provengono da regimi oppressivi, organizzazioni criminali e pressioni politiche.
In Italia, il Rapporto 2024 di Reporter Senza Frontiere denuncia un peggioramento della situazione, con il paese che scende al 46° posto nella classifica mondiale. La controversa “legge bavaglio” e la pandemia di Covid-19 hanno ulteriormente aggravato la situazione. I giornalisti italiani devono affrontare molteplici sfide, tra cui minacce fisiche, intimidazioni e dipendenza economica dai sussidi statali. La strada verso una maggiore libertà di stampa è ancora lunga e tortuosa.
L’amministrazione comunale di Campobasso ribadisce il proprio impegno nel ricordare il sacrificio di Ilaria Alpi e nel difendere la libertà di stampa come valore imprescindibile per la democrazia.”