Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al gip Veronica D’Agnone quattro degli indagati raggiunti dalla misura cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione antidroga “Drug Market 2”: C.D.V., considerato il capo del sodalizio, e F.D., rispettivamente reclusi nel carcere di Campobasso e in quello femminile di Lecce (l’interrogatorio per lei è stato effettuato in videoconferenza), difesi dall’avvocato Alessio Verde, hanno quindi scelto di fare scena muta, una strategia difensiva alla luce delle numerose contestazioni rivolte dagli inquirenti. Stessa linea adottata da N.D.V., difeso dall’avvocato Costantino D’Angelo, e M.M., assistito dall’avvocato Stefano Sabatini, anche loro reclusi nella casa circondariale del capoluogo molisano. L’avvocato Sabatini, dopo l’interrogatorio, ha presentato istanza di domiciliari, la cui risposta del magistrato arriverà nelle prossime ore, oppure a inizio della prossima settimana. I legali avranno ora a disposizione l’intero carteggio per esaminare ogni passaggio dell’inchiesta dei Carabinieri della Compagnia di Campobasso.
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