C’è anche Campobasso tra i quattro comuni in cui i Carabinieri della Compagnia di Mestre, col supporto dei colleghi locali, hanno eseguito questa mattina parte delle 11 ordinanze di misura cautelare firmate dal gip del Tribunale di Venezia a carico di altrettanti soggetti di origine nigeriana. In particolare 4 sono finiti in carcere, di cui uno fermato nel capoluogo molisano e gli altri nei centri di Mestre, Padova e Conegliano Veneto (Treviso), due sono sottoposti a divieto di dimora nella città metropolitana di Venezia, mentre i restanti 5 non sono ancora stati trovati.
L’operazione ha visto l’Arma delle province interessate supportata dalle unità cinofile del Nucleo Carabinieri di Torreglia (PD) e dalle Squadre d’Intervento Operativo del 4/o Battaglione mobile “Veneto”.
Le indagini hanno riguardato lo spaccio di droga a Mestre, nel quartiere “Piave”, da giugno ad ottobre dello scorso anno, in particolare la zona a ridosso della stazione ferroviaria, notoriamente problematica perché luogo di spaccio e consumo di droghe. Secondo quanto accertato, i trafficanti arrivavano in treno, quotidianamente, dalle province di Padova e Treviso. Avrebbero gestito, in regime di monopolio, una delle più fiorenti piazze di spaccio del quartiere Piave, adottando anche una serie di accortezze per eludere i controlli, come la presenza di vedette.
Numerose le cessioni di cocaina e eroina, che vendevano a un prezzo tra i 15 e i 20 euro l’una. Gli acquirenti, in alcuni casi, contattavano preventivamente i pusher per concordare il luogo della consegna, mentre altre volte si recavano direttamente sul posto, certi di trovare la droga.