“Siamo tutti entusiasti di un progetto che si avvale della musica quale potentissimo mezzo di inclusione e solidarietà”: lo ha affermato il consigliere regionale delegato al Turismo e Cultura, Fabio Cofelice, durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa: “La vita è l’arte dell’incontro”, che prende il nome dall’associazione “L’Arte dell’Incontro” promotrice del progetto al quale la Regione ha partecipato con un cofinanziamento attraverso le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione.
All’incontro erano presenti il presidente dell’associazione, il musicista Marco Molino, insieme a Manuel Petti anche lui musicista.
Presente anche il delegato del presidente dell’associazione ‘L’Arte dell’Incontro’ in Brasile ‘José Virgilio Leal, ‘Marcos Santos’, nonché il musicista, ormai da anni in Italia, Gabriel Prado accompagnato da due tenerissimi bambini, Pedro Enrique Abreu e Beatriz Dos Santos.
Il progetto torna dopo 5 anni di pausa, a causa dello stop imposto dal Covid, prevedendo la permanenza in regione di nove giovanissimi percussionisti brasiliani studenti dell’Istituto ‘Arte No Dique’ (programma sociale nato nel cuore della favela di Santos).
Gli eventi del progetto si svolgeranno nei comuni di San Martino in Pensilis (dal 6-15 dicembre) e Larino (dal 15-23 dicembre), con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale attraverso la musica, la didattica e l’arte.
“Va dato atto agli organizzatori – questo quanto dichiarato dal delegato Fabio Cofelice – dello splendido lavoro messo in atto per abbattere le barriere sociali e quelle culturali, attraverso il linguaggio universale e potente della musica e dell’arte.
La nostra regione si conferma così accogliente ed inclusiva, sempre pronta a favorire occasioni come queste cogliendo l’opportunità di arricchimento, non solo sotto l’aspetto culturale, ma anche e soprattutto umano. Ringrazio, perciò, tutti coloro che hanno fornito un contribuito così importante, attraverso il loro determinato impegno ed il loro fondamentale lavoro”, ha concluso Cofelice.
“Siamo molto emozionati – ha dichiarato il presidente Marco Molino – in questi anni abbiamo sofferto la mancanza di un progetto nel quale crediamo fortemente e che vede l’arte come fulcro dal quale partire per un riscatto sociale. Questa esperienza sicuramente sarà un arricchimento per tutta la comunità del nostro Molise; una regione ricca di luoghi idonei a questo tipo di percorsi. Speriamo attraverso questo progetto – questa l’importante conclusione – di potere continuare a salvare più vite possibili”.