Fondamentale e tempestivo è stato l’intervento effettuato alcuni giorni fa dai Carabinieri della Compagnia di Agnone.
Disinnescare il dolore degli altri, essere un punto di riferimento per il cittadino, avere empatia e non far mai sentire solo qualcuno, è quello che sono riusciti a trasmette i Carabinieri nel momento in cui una donna si è disperatamente attaccata al 112 riferendo di sentirsi male e di voler farla finita. Dal tono di voce e dalle parole utilizzate, l’operatore della centrale operativa del capoluogo altomolisano, specificamente addestrato per gestire queste situazioni anche con il colloquio telefonico, ha percepito immediatamente la gravità della situazione e mentre continuava a parlare con lei, ha inviato la pattuglia più vicina presso la sua abitazione. Una volta sul posto, i militari hanno trovato la donna in un evidente stato di agitazione e di sconforto che via via si è attenuato sensibilmente grazie al dialogo fiduciario che i Carabinieri hanno instaurato con lei e che è durato diversi minuti. Nel corso della conversazione sono emersi problemi di salute e di solitudine, uno stato d’animo che trae origine dalla scomparsa di un parente venuto a mancare pochi mesi fa.
Rassicurata dalla presenza dei Carabinieri che l’hanno ascoltata e convinta a desistere, la donna si è abbandonata a un pianto liberatorio e li ha abbracciati ringraziandoli per il sostegno. Subito dopo è affidata alle cure del personale sanitario del 118 e all’affetto dei propri familiari che appena allertati sono giunti immediatamente al suo domicilio.
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