Fermate bus non a norma, gli autisti non si fermano e rischiano sanzioni disciplinari. Fanelli: “Piena solidarietà, Regione intervenga”

“Piena e totale solidarietà agli autisti del trasporto pubblico locale, oggetto di minacce di sanzioni disciplinari da parte di alcune aziende del trasporto pubblico locale, ingiustamente accusati di interruzione di pubblico servizio per non aver effettuato alcune fermate previste dai registri di servizio, lungo la strada statale 647.
Fermate da anni non a norma, come è stato finalmente acclarato in modo certo ed incontrovertibile, ma solo autorizzate in maniera irrilevante dalla Regione Molise nei “Pea”, come ben chiarito dal DPR 753/80, che invece prevede che l’autorizzazione sia subordinata al favorevole esito delle verifiche e prove funzionali, rivolte ad accertare che sussistano le necessarie condizioni perché il servizio possa svolgersi con sicurezza e regolarità”.
Ad affermalo è la capogruppo Pd a Palazzo D’Aimmo, Micaela Fanelli.
“Come hanno infatti rimarcato, per l’ennesima volta, le organizzazioni sindacali, non basta, da parte del concessionario, farsi carico di pagare le inevitabili multe e garantire la conservazione del posto di lavoro in caso di perdita dei punti della patente. Perché, in ogni caso, sussiste in capo agli autisti il rischio penale ed economico di risarcimento danni per eventuali incidenti, se dovessero fermarsi in piazzole non a norma di legge.
E gli autisti, che da sempre denunciano questa palese violazione, non possono diventare il capro espiatorio della incapacità del governo di centrodestra nel comparto dei trasporti. Oggetto, per assurdo, anche di contestazioni delle aziende che, prima hanno diramato note di soppressione delle fermate irregolari, poi sanzionato i dipendenti per non essersi fermati, infine costrette a ritirare i provvedimenti disciplinari. Aziende del TPL, è bene ricordarlo, alcune delle quali sistematicamente non garantiscono stipendi e contributi, nonostante siano regolarmente pagate dalla Regione.
Mi rivolgo, dunque, all’Assessore Marone e al Consigliere delegato Di Pardo, senza alcuna speculazione politica, sollecitandoli a prendere in mano e risolvere in tempi celeri e certi questa assurda e pericolosa situazione, che mette a rischio autisti e passeggeri.
Da parte nostra, nel rinnovare la nostra solidarietà ai lavoratori e agli utenti, non faremo cadere la questione nel dimenticatoio e aspettiamo di discutere in Consiglio tutti gli atti presentati sulla questione. Proprio ieri,  in Prima Commissione, è stato approvato l’assestamento di bilancio per sbloccare i pagamenti relativi al trasporto pubblico, circa 9 milioni di euro.
Come minoranze, abbiamo garantito l’accelerazione dei tempi, anche non condividendo l’impianto complessivo del lavoro sul bilancio, pur di assicurare queste poste indispensabili. Aspettiamo, dunque, il parere dei revisori dei conti sull’assestamento, il voto in Aula, il pagamento delle spettanze e la messa a norma di tutte le aree di sosta.
Non si può più fare finta di niente, non si può più restare immobili.
Tutte le fermate devono essere messe in regola, tutti i passeggeri devono essere messi in sicurezza, tutti gli autisti devono essere regolarmente pagati e messi in condizione di lavorare nel pieno rispetto della legge, senza mai più essere il “parafulmine” delle lentezze della Regione e della spregiudicatezza delle aziende del Tpl.”

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