Il 14 dicembre segna il ventiseiesimo anniversario della tragica scomparsa del Generale di Divisione M.A.V.C. Franco Romano, vittima di un incidente in elicottero avvenuto nel 1998 a Volpiano, in provincia di Torino. Dopo essere decollato dal vicino Elinucleo, l’elicottero, a causa della fitta nebbia che avvolgeva la zona, precipitò al suolo nella campagna circostante. In quel tragico incidente persero la vita, insieme al Generale Romano, il Colonnello Paolo Cattalini e i Marescialli Gennaro Amiranda e Giovanni Monda.
All’epoca, il Generale Romano ricopriva il ruolo di Comandante della Legione Carabinieri Piemonte-Valle d’Aosta.
Nato a Bojano, città a cui era profondamente legato, Franco Romano aveva iniziato la sua carriera militare ricoprendo numerosi incarichi di prestigio. Prima di giungere al comando della Legione Piemonte-Valle d’Aosta, era stato vice-comandante della Regione Emilia Romagna e aveva anche ricoperto il ruolo di capo del Primo Reparto presso il Comando Generale di Roma. In passato, aveva comandato il Gruppo Carabinieri di Sassari.
La città di Bojano, in segno di affetto e riconoscenza, ha intitolato a suo nome una via pubblica e la caserma dei Carabinieri. Questa mattina, sabato 14 dicembre, si è svolta, nel cimitero di Bojano presso la cappella di famiglia, una cerimonia di commemorazione alla presenza dei vertici dell’Arma dei Carabinieri e di diversi concittadini.
Alla cerimonia, officiata dal cappellano militare Don Giuseppe Graziano, hanno partecipato la moglie Liliana, il figlio Luigi, e altri familiari del Generale Romano. Erano presenti anche il Comandante della Legione Carabinieri Abruzzo e Molise, Generale di Brigata Antonino Neosi, il Comandante della Compagnia di Bojano, Tenente Luca Palladino, e una delegazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo, sezione di Bojano, che porta il nome del Generale Franco Romano, guidata dal presidente Eduardo Passanese.
Dopo la breve funzione religiosa, il Generale Neosi ha preso la parola con grande emozione per rendere omaggio alla figura del Generale Franco Romano, tanto sul piano umano quanto su quello professionale. Con profonda reverenza, Neosi ha sottolineato l’indissolubile legame che Romano aveva con la sua terra natale, il Molise, e il suo impegno instancabile al servizio dell’Arma, che lo ha visto operare con straordinaria dedizione e passione nel comando della Legione Carabinieri Piemonte-Valle d’Aosta, fino alla tragica fine. Il Generale Neosi ha poi messo in evidenza il forte legame tra le sue stesse origini molisane e quelle di Romano, un simbolico filo che unisce le loro carriere e che rende ancora più profonda la memoria del compianto collega. Il suo intervento ha evidenziato come il Generale Romano non fosse solo un comandante, ma una figura che incarnava i valori più alti della professione e della comunità, il cui ricordo resta vivo e impresso nei cuori di tutti.
La cerimonia, sobria ma estremamente toccante, ha visto un momento particolarmente emozionante allorquando Luigi, il figlio del Generale, ha preso la parola per ringraziare di quanto detto sulla figura di suo padre. Un commovente tributo che ha suggellato l’affetto e la stima che ancora oggi la comunità di Bojano nutre nei confronti del suo illustre concittadino.
Franco Romano rimane nella memoria di tutti per il suo impegno instancabile e il suo attaccamento alla sua terra, un modello di dedizione per le future generazioni di carabinieri e per tutta la comunità molisana.