Percorsi di tutela e rimborsi per prestazioni sanitarie, traguardo storico per il Molise. Greco: “Risultato atteso da anni”

“L’attivazione dei percorsi di tutela da parte dell’Azienda sanitaria regionale rappresenta un traguardo storico per il Molise. Già, perché finalmente, dopo anni di battaglie condotte dentro e fuori il Consiglio regionale, i cittadini molisani potranno accedere a uno strumento fondamentale per i propri diritti e per la salute: uno strumento previsto dalla legge che nella nostra regione è rimasto troppo a lungo un lontano miraggio”.
A commentarlo è il consigliere regionale del M5S, Andrea Greco.
“Parliamo di percorsi che garantiscono ai cittadini il diritto di ricevere rimborsi per visite ed esami effettuati in regime privato qualora i tempi d’attesa del Servizio sanitario nazionale risultino incompatibili con le loro necessità.
Uno strumento di equità che ho chiesto per anni ma che fino a pochi giorni fa mancava del tutto in Molise. Un diritto sacrosanto che finalmente viene restituito ai molisani, visto che nessuno dovrebbe essere costretto a pagare di tasca propria per prestazioni urgenti a causa dell’incapacità del sistema di rispettare i tempi di attesa.
Il vademecum pubblicato dall’Asrem su come richiedere i rimborsi chiarisce i dettagli operativi: i percorsi di tutela si attivano automaticamente qualora non sia possibile rispettare i tempi previsti dalla priorità indicata sulla prescrizione medica.
Se nemmeno queste soluzioni risultano praticabili, i cittadini possono ricorrere al privato e ottenere il rimborso della spesa, al netto del ticket, presentando un apposito modulo reperibile sul sito web dell’Azienda sanitaria. In sostanza un passo avanti di civiltà è stato fatto, tuttavia l’elemento che attualmente ci preoccupa è non conoscere il quantum sarà rimborsato al cittadino.
A tal proposito porterò il tema in Consiglio regionale e chiederò al presidente Francesco Roberti, che ai molisani venga rimborsato il 100% della prestazione. Continuerò a vigilare affinché la piena attuazione di questo strumento non si trasformi in un’operazione burocratica complicata, ma si traduca in un servizio per chi ne ha realmente bisogno.
Infine, ma non da ultimo, insieme ai colleghi stiamo approfondendo la questione delle prestazioni che acquistiamo dai privati e dei relativi accreditamenti con l’obiettivo di fare piena luce su quanto accade.”

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