«Il tavolo del 17 dicembre al MIMIT non ha portato alcuna chiarezza sul futuro della Gigafactory di Termoli. Ancora una volta Stellantis e ACC non hanno fornito piani concreti per il nostro territorio, e il silenzio del Ministro Urso e del Governo Meloni su questo tema è la prova evidente di un disinteresse per il Molise e i suoi progetti di sviluppo. Il vuoto emerso ieri annacqua anche le rassicurazioni che Stellantis aveva fornito nei mesi scorsi, dichiarazioni che, alla luce dei fatti, appaiono sempre più inconsistenti», afferma Roberto Gravina, consigliere regionale del M5S e coordinatore nazionale del Comitato Enti Locali.
Proprio i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Gravina, Greco e Primiani, terranno domani, giovedì 19 dicembre, alle ore 11.00, presso la Biblioteca del Consiglio regionale a Palazzo D’Aimmo, a Campobasso, una apposita conferenza stampa sul tema Gigafactory
Gravina, intanto, sottolinea come, al contrario di quanto avviene in Spagna, dove Stellantis ha già avviato il progetto di una Gigafactory a Saragozza in partnership con CATL, in Italia si continua a navigare nell’incertezza. «Mentre in Spagna la Gigafactory è pronta a produrre batterie al litio ferro fosfato dal 2026, a Termoli siamo ancora al punto di partenza, con piani rimandati al 2025 e nessuna risposta concreta sulla sostenibilità economica del progetto. È evidente che il Governo non ha il coraggio di affrontare un tema cruciale come il costo dell’energia, che in Spagna è nettamente inferiore e rappresenta un vantaggio competitivo decisivo per Stellantis», prosegue Gravina.
Il consigliere regionale evidenzia la differenza di approccio tra i due Paesi: «La discrepanza tra il trattamento riservato a Termoli e quello garantito alla Spagna è un tema che il Governo dovrebbe sollevare con forza, ma invece si preferisce evitare una discussione che potrebbe portare a un’unica soluzione: intervenire con fondi mirati o misure concrete per abbattere i costi energetici. Questo silenzio è inaccettabile per i lavoratori e le imprese del Molise».
Gravina non risparmia critiche alla Regione Molise, accusata di non aver preso posizioni forti: «Purtroppo, la maggioranza di centrodestra che governa la Regione sembra più interessata a sostenere il Governo nazionale che a difendere gli interessi del nostro territorio. L’inerzia dimostrata dalla Giunta Roberti, incapace di alzare la voce nemmeno di fronte alla revoca dei fondi PNRR per la Gigafactory, è il simbolo di una politica che si limita ad accettare passivamente decisioni prese altrove, senza alcun peso specifico a livello nazionale».
Secondo Gravina, il continuo rimandare decisioni concrete su Termoli dimostra che Stellantis e ACC devono essere chiamate a risposte più chiare e meno evasive. «Farsi andare bene le non dichiarazioni di Stellantis sul futuro concreto della Gigafactory significa tradire i lavoratori e l’indotto. Da quasi un anno viviamo una sequenza infinita di promesse non mantenute, e la politica nazionale e regionale non fa abbastanza per spezzare questo circolo vizioso. È ora che il Governo, la Regione e Stellantis escano dall’ambiguità e forniscano finalmente tempi, modalità e risorse certe per la realizzazione di un progetto che può e deve rappresentare il futuro del nostro territorio».
Gravina conclude ribadendo la necessità di un cambio di passo: «La Gigafactory di Termoli può essere realizzata, ma serve una politica industriale seria e coraggiosa, che metta al centro i lavoratori, il territorio e la competitività del sistema produttivo italiano. Non possiamo continuare ad assistere a questa lenta agonia senza che il Governo e la Regione assumano finalmente una posizione chiara e determinata».
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