L’industrializzazione dell’agricoltura e dell’allevamento ha comportato la desertificazione delle aree rurali e montane in favore di uno sviluppo economico-finanziario alla base del falso mito della crescita infinita e della società dei consumi e del saccheggio delle risorse della terra al fine di distribuire dividendi. E’ più che mai necessario riconvertire questo modello in favore di una economia vera, l’economia della produzione e del lavoro.
E’ stato il tema al centro dell’incontro che si è tenuto ieri, giovedì 19 dicembre, presso la Sala Convegni del caseificio artigianale Colaciello, a Molise, dal titolo “Medici veterinari: non solo salute degli animali – Il medico veterinario, la corretta informazione e la salute del consumatore”.
Nel corso dei secoli la coltivazione della terra e l’allevamento del bestiame hanno costituito le basi dell’economia agraria e la vita dei contadini era svolta nell’ambito di piccole comunità rurali con proprie forme di associazione sociale che trovavano in questo contesto la cornice ideale.
La riscoperta della civiltà contadina sta avvenendo attraverso un nuovo paradigma di sviluppo rurale che si pone in alternativa al paradigma agroindustriale passando attraverso la costituzione di reticoli socio-economici di transizione e l’interpretazione di processi di sviluppo dei diversi territori.
E’ stata illustrata da un punto di vista deontologico la cultura alla base del meccanicismo che descrive il cosmo, la società e gli esseri umani intesi come insiemi di parti distinte e separabili, controllabili dall’esterno perché rispondenti a un sistema di leggi di tipo logico-matematico. Questo problema assume che un problema può essere analizzato scomponendolo nelle sue parti e che le parti possono essere semplificate astraendole dal contesto ambientale complicante e poi manipolate sotto la guida di un insieme di regole. Ormai il cambiamento climatico, i disastri ambientali, le patologie ambientali correlate, le pandemie hanno ampiamente dimostrato la fragilità di questo presupposto culturale che è entrato in crisi irreversibile e che molto faticosamente si sta cercando di affrontare ma molto spesso solo con dichiarazioni di intento.
Sono interventi Angelo Niro (Omv Campobasso), Pietro Lombardi (Federico II di Napoli) e Federico Infascelli (Federico II di Napoli).
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