Il Presepe Vivente di Riccia ha registrato un successo straordinario, ogni oltre aspettativa, con migliaia di visitatori che hanno affollato i suggestivi vicoli del centro storico per assistere alla rappresentazione che ha trasformato Riccia in Betlemme lo scorso 28 e 29 dicembre. La storica manifestazione, tornata dopo sette anni di stop, grazie agli oltre duecento figuranti e alle trenta scene allestite, è riuscita a fare vivere in modo realistico il periodo della Natività con un percorso che ha valorizzato al meglio il patrimonio storico e culturale di Riccia. Gli organizzatori hanno ricreato in maniera meticolosa dei veri e propri quadri di vita dell’epoca, ambientazioni agresti e legate alla tradizione popolare. La suggestiva Torre Medievale, il Magazzeno, il Beato Stefano, i vicoli, le case centenarie, i chiostri si sono vestiti dei suoni, dei profumi e dei colori di un’antica Betlemme brulicante di vita collettiva. Gladiatori, mercanti, artigiani, contadini e pastori hanno guidato alla scoperta della nascita del Redentore. I volontari hanno indossato i panni degli antichi mestieri tra cui falegnami, mugnai, fruttivendoli, tessitrici, pastori, fabbri, locandieri ed allevatori. Ovviamente non sono mancate scene rappresentanti il Senato, la famiglia patrizia, i soldati romani ed il ruolo storico di Erode.
La partecipazione e l’entusiasmo dimostrati dai visitatori, molti provenienti anche da fuori regione, hanno ripagato senza dubbio gli sforzi e gli impegni degli organizzatori, del Comune di Riccia e della Proloco che tanto hanno creduto in questo progetto.
È stata senza dubbio un’esperienza comunitaria di grande valore sociale che ha coinvolto in questi tre mesi di lavoro anche le nuove generazioni. Tra i figuranti, infatti, anche molti bambini e ragazzi che con passione e tanta buona volontà si sono messi all’opera per aiutare a costruire gli allestimenti. Diciotto dei bambini nati nel 2024 hanno partecipato all’evento nelle vesti del Bambinello.
Molto apprezzata dai numerosi spettatori è stata anche la degustazione di pietanze lungo il percorso. Prodotti identitari come il calzone di San Giuseppe e piatti tipici della tradizione contadina, rigorosamente preparati al momento, pane condito con olio locale, formaggi e vino sono stati offerti ai visitatori.
La parola che più descrive il Presepe Vivente “Riccia è Betlemme” è senza dubbio “squadra”, una squadra composta da centinaia di persone che hanno lavorato assiduamente per raggiungere uno scopo comune: rivitalizzare il centro storico e far conoscere ancora una volta la bellezza di Riccia e la bontà dei riccesi.
(foto Facebook “Pro Loco di Riccia”)