Alla fine del 2024 l’anagrafe delle imprese in tutta Italia registra un bilancio positivo, con un saldo tra aperture e chiusure che si attesta a +36.856 unità nei dodici mesi da poco conclusi. Alle 322.835 iscrizioni di nuove attività economiche hanno fatto eco 285.979 cessazioni di attività esistenti, per un tasso di crescita della base imprenditoriale che si attesta a +0,62% (contro +0,70% del 2023).
In Molise, per il terzo anno consecutivo, si chiude in negativo il bilancio imprenditoriale: -42 attività da inizio anno, frutto delle 1.381 iscrizioni e delle 1.423 cessazioni; lo stock di imprese continua dunque a diminuire e si attesta a 33.088 imprese registrate a dicembre 2024.
A preoccupare è sicuramente il livello delle iscrizioni, mai così basso, nemmeno negli anni della pandemia; calano anche il numero delle cessazioni a testimonianza di una scarsa vitalità del sistema imprenditoriale locale.
Queste alcune delle evidenze che emergono dai dati Movimprese sull’andamento della demografia delle imprese nel 2024, elaborati da Unioncamere e InfoCamere sulla base del Registro delle imprese delle Camere di commercio. I dati dell’indagine sono disponibili e navigabili all’indirizzo www.infocamere.it/movimprese.
A livello settoriale i comparti tradizionali della nostra regione continuano a segnalare un restringimento della platea delle imprese.
In agricoltura, il bilancio di fine anno evidenzia una riduzione complessiva di 172 imprese (-1,9% su base annua).
Per il commercio, il 2024 si è chiuso con una riduzione complessiva di 158 attività (-2,3% su base annua) e, approfondendo l’analisi dei dati, si rileva come il processo di selezione in questo settore abbia riguardato maggiormente il commercio al dettaglio, che nel 2024 ha perso 120 unità.
Chiudono l’anno con 61 imprese in meno le attività dei servizi di alloggio e ristorazione, mentre la manifattura registra una riduzione dello stock di 40 unità (-1,8%).
Infine le costruzioni presentano una perdita complessiva di 39 imprese (-1,0%).
Stabile lo stock di imprese delle attività professioni, scientifiche e tecniche, chiudono con un bilancio positivo unicamente il settore dell’istruzione (+5 unità, +2,5%), delle attività finanziarie e assicurative (+2 imprese, +0,4%) e delle imprese impegnate nella sanità e assistenza sociale (+1 imprese, 0,4%).
La lettura dei dati dal punto di vista delle forme organizzative delle imprese conferma il rafforzamento strutturale del sistema imprenditoriale: saldo positivo unicamente per le sole società di capitali (+273 imprese). Le imprese individuali, che rappresentano circa il 2/3 del totale delle imprese, chiudono l’anno con un numero di cessazioni maggiore del numero delle iscrizioni (-274 imprese). Prosegue, infine, il declino dell’appeal delle società di persone come strumento imprenditoriale, con un saldo negativo di -43 unità e un tasso di crescita di -1,34%.
Dal punto di vista territoriale, i dati Movimprese mostrano segnali di crescita in tutte le quattro macro-ripartizioni geografiche del Paese, anche se ovunque con dinamiche più attenuate rispetto al 2023. In termini assoluti il contributo più significativo al saldo annuale è venuto dal Mezzogiorno (+13.684 imprese); in termini relativi la componente più dinamica è stata l’area del Centro-Italia (+0,80%) sostenuta dalla spinta decisiva del Lazio (+1,63%).
Complessivamente, 15 regioni italiane hanno chiuso l’anno con un saldo positivo (erano 17 nel 2023). Saldo negativo per le restanti 5, tra cui il Molise.
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