Sabato 25 gennaio il centro sociale “Sabino D’Acunto” ha ospitato un evento speciale che ha attirato un folto pubblico appassionato di storia e cultura locale. L’incontro, intitolato “I quartieri di Capabballe”, ha offerto una straordinaria opportunità per riscoprire la storia dei quartieri storici di Isernia, grazie alla presentazione del lavoro di ricostruzione dei vecchi quartieri eseguita dal geometra Tonino Ferrara.
Ferrara ha illustrato, con grande passione e competenza, il suo recente lavoro di ricostruzione su piantina dei quartieri storici di Isernia, offrendo al pubblico uno spunto per riflettere sulla trasformazione urbana della città nel corso dei decenni. Le mappe storiche e le descrizioni dettagliate delle zone più caratteristiche hanno suscitato l’interesse di molti, con numerosi spettatori visibilmente affascinati dal passato che riviveva davanti ai loro occhi.
Non solo storia, ma anche arte e musica hanno fatto da cornice a questa serata di arricchimento culturale. Oltre a Ferrara, sono stati protagonisti dell’evento anche Luciano Cristicini, Renato Franceschelli e Olindo Antinucci (conosciuto come Beo), che hanno saputo intrattenere il pubblico con interventi musicali di alta qualità, creando un’atmosfera accogliente e coinvolgente.
La scelta della sede, l’ex scuola materna I. Silone, ha aggiunto un tocco di nostalgia e familiarità per molti dei partecipanti, creando un legame emotivo tra il luogo e le storie raccontate. La serata si è rivelata un’importante occasione per riscoprire le radici storiche di Isernia, ma anche per rafforzare il senso di comunità e di appartenenza, con un dialogo che ha unito passato e presente.
Il successo dell’evento dimostra quanto sia vivo e vitale l’interesse per la storia locale e quanto, in questo caso, la cultura riesca a diventare ponte tra le generazioni. “I quartieri di Capabballe” ha non solo restituito una visione dettagliata dei quartieri di Isernia, ma ha anche offerto uno spunto di riflessione sulla valorizzazione del patrimonio storico e culturale della città.
Un evento che, senza dubbio, ha lasciato un segno nella memoria di chi vi ha partecipato, e che sicuramente darà vita a future iniziative simili per continuare a esplorare e preservare la ricchezza storica di Isernia.
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