“Il contenuto dell’ordine del giorno sul redigendo Piano Sociale Regionale approvato ieri, all’unanimità, dal Consiglio comunale di Campobasso, conferma la bontà della battaglia che abbiamo, come consiglieri di minoranza in Regione, intrapreso a supporto dei sindaci e dei cittadini molisani”.
E’ il commento della consigliera regionale del Pd, Alessandra Salvatore, a margine della seduta di ieri.
“L’odg, che ha trovato condivisione anche nei consiglieri comunali di centrodestra, stigmatizza l’esclusione dei primi cittadini, solo “informati” delle scelte messe nero su bianco nella bozza di Psr, e pone gli stessi principi che abbiamo posto con forza in Consiglio regionale: scrivere le regole con il contributo dei 136 sindaci molisani; garantire un assetto che rispetti peculiarità ed omogeneità territoriali, oggi tutelate con i 7 Ambiti Territoriali Sociali; garantire la natura totalmente pubblica di qualunque soggetto giuridico dovesse sostituire gli Ats e concorsi pubblici per reclutare il personale; approfondire gli aspetti organizzativi che sono stati oggetto di dibattito.
L’atto conferma che il nuovo Psr deve essere scritto partendo dall’ascolto dei sindaci e puntando a risolvere i nodi veri che interessano i cittadini: fare in modo che chi oggi vede violato il proprio diritto a beneficiare di interventi sociali e socio-sanitari, non lo sia più in futuro.
Solo una programmazione politica che guardi ai “profili” attuali delle comunità molisane (tipologia di popolazione e domanda effettiva di servizi socio-sanitari) e ai bisogni reali che esse esprimono, consente di appostare risorse adeguate per garantire qualità della vita a tutte e tutti, a partire da chi è in condizioni di fragilità. Sulla programmazione e sui bisogni espressi, il punto di vista dei primi cittadini è ineludibile, proprio nella fase di scrittura di nuove regole.
Un chiaro messaggio per chi ha deciso di salire in cattedra e, in maniera del tutto scomposta sul piano politico- istituzionale, di dare “lezioni”.”