La Giunta regionale ha presentato un disegno di legge (contraddistinto con il n. 58 del Registro delle proposte di legge della XIII Legislatura) concernente: “Disposizioni in materia di concessioni di grandi derivazioni a scopo idroelettrico in attuazione dell’articolo 12 del Decreto Legislativo 16 marzo 1999, n. 79 così come modificato dal Decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 febbraio 2019, n. 12 e così come modificato dalla legge 5 agosto 2022, n. 118”.
L’iniziativa legislativa mira a disciplinare – come si evince dalla relazione illustrativa – le procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico, prevedendo che esse avvengano nel rispetto dell’ordinamento dell’Unione europea e dei principi fondamentali dell’ordinamento statale e regionale, al fine di:
valorizzare il patrimonio idrico molisano nell’ottica dello sviluppo sostenibile;
raggiungere gli obiettivi strategici dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite;
assicurare sviluppo di politiche energetiche di miglioramento e incremento della produzione da fonti rinnovabili, la tutela dei corpi idrici molisani e degli ecosistemi connessi, l’uso plurimo sostenibile delle acque, il miglioramento e risanamento ambientale dei bacini idrografici di pertinenza delle concessioni;
costituire una misura sia per la mitigazione dei cambiamenti climatici, sia per l’adattamento ai conseguenti effetti.
Nel testo presentato, ancora, vengono individuate, in linea con quanto previsto dalle normative nazionali, le concessioni oggetto della disciplina e vengono, inoltre, previste:
la decadenza e rinuncia delle concessioni esistenti;
l’avvio delle procedure di assegnazione ed evidenza pubblica;
i criteri di ammissione ed assegnazione delle concessioni;
i requisiti di capacità finanziaria, organizzativa e tecnica adeguata all’oggetto delle concessioni e i criteri di valutazione;
il termine e la durata delle concessioni;
i miglioramenti in termini di produzione energetica e di risanamento;
le misure di compensazione ambientale;
la stabilità occupazione;
i canoni da corrispondere.
Il disegno di legge verrà ora assegnato dal Presidente del Consiglio reginale alle Commissioni consiliari che si occupano della materia che, dopo l’esame e l’espressione del parere di competenza, lo invieranno all’esame conclusivo dell’Aula.
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