Ci siamo. Quello che si diceva ora è dentro l’inchiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Campobasso. Cento pagine contenenti ipotesi accusatorie per 47 persone nel campo dello smaltimento illegale di rifiuti, il riciclaggio di denaro, l’usura, le estorsioni, l’appropriazione indebita con metodi mafiosi di attività imprenditoriali e droga. E’ stato accertato che finanche l’amianto veniva smaltito in barba alle leggi ambientali.
Le persone coinvolte sono residenti in Molise e in Puglia. Dentro l’inchiesta coordinata dal Procuratore Nicola D’Angelo e dal sostituto Vittorio Gallucci sono finiti imprenditori, professionisti, spacciatori, esponenti della criminalità organizzata pugliese e nuclei criminali attivi in Molise.
Gli investigatori del GICO della Guardia di Finanza di Campobasso e i Carabinieri del NOE ora hanno in mano materiale interessante per portare allo scoperto i presidi criminali che intimoriscono i liberi cittadini e opprimono l’attività legale degli imprenditori onesti. Probabilmente ciò che è stato portato allo scoperto è solo parte delle attività illegali presenti sul nostro territorio e, proprio per questo, SOS Impresa invita Procura e Forze dell’Ordine ad incedere ulteriormente nello sforzo investigativo.
Particolare preoccupazione destano anche le società, che spesso diventano scatole cinesi, costituite con il fine di rendere difficoltosa l’individuazione del reale assetto societario e la corretta tracciabilità delle attività illegali. Ciò, statistiche alla mano, è ancor più vero nella gestione dello smaltimento dei rifiuti.
E’ ancora presente nella mente dei molisani l’operazione Mosca che qualche anno fa portò alla scoperta di un traffico di scarti industriali, provenienti da sette regioni, sparsi nelle campagne di Campomarino. Quell’area non è stata ancora bonificata.
SOS Impresa-Rete per la legalità di Campobasso ed Isernia esprime plauso e grande apprezzamento per il lavoro svolto dal GICO, dal NOE e dalla Procura Distrettuale Antimafia di Campobasso e invita gli operatori economici del territorio che hanno ricevuto richieste estorsive, a denunciare.
SOS Impresa-Rete per la legalità di Campobasso ed Isernia è pronta a supportare, gratuitamente, le vittime di estorsioni e usura, accompagnandole in ogni fase del percorso e all’accesso al Fondo di Solidarietà per le vittime di racket e usura, per ottenere il ristoro dei danni subiti proprio da parte di coloro che denunciano.
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