“Condanniamo fermamente qualsiasi comportamento che possa ledere la nostra Azienda Sanitaria e a nostra volta adotteremo idonei provvedimenti atti a salvaguardare la nostra immagine ed il nostro operato”: queste le prime parole del direttore generale dell’ASReM, Giovanni Di Santo, dopo il pronunciamento della Corte dei Conti che ha imposto a due medici il pagamento di oltre 99mila euro per danno erariale.
Nel mirino dei giudici della sezione regionale le prestazioni svolte dai ‘professionisti’ in alcuni presidi sanitari durante l’orario di servizio, risultando così, contemporaneamente, presso due distinti nosocomi dell’A.S.Re.M e percependo una retribuzione aggiuntiva.
“È per noi difficile immaginare che dei nostri dipendenti abbiano potuto approfittare della Azienda, una realtà che quotidianamente, e non senza sacrifici, stiamo cercando di rilanciare – ha aggiunto il dg Di Santo. – Sosteniamo e sosterremo sempre la correttezza, quella che contraddistingue le attività della nostra Direzione e di tutti quei lavoratori che, senza tregua, ogni giorno, sono al servizio di intere comunità. Nel contempo confidiamo sempre nell’operato della magistratura”.
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