“Il decreto del Tribunale di Campobasso in merito al ricorso presentato dalla Funzione Pubblica CGIL MOLISE contro la presunta condotta antisindacale perpetrata dalla Giunta comunale in occasione della approvazione della delibera con la quale è stata operata la riorganizzazione della macrostruttura organizzativa dell’Ente è stato accolto, a nostro avviso, con toni eccessivamente trionfalistici dal Sindaco di Campobasso. Per queste ragioni corre l’obbligo di riportare i fatti nella loro corretta dimensione”.
E’ il commento del sindacato al provvedimento del Tribunale e alle successive dichiarazioni della prima cittadina del capoluogo.
“Innanzitutto, è opportuno chiarire che il decreto del Tribunale è stato emesso al termine della fase sommaria del procedimento speciale di repressione della condotta antisindacale e non ha pertanto natura definitiva. Nel merito, la narrazione politica contiene interpretazioni di parte alle quali intendiamo muovere precise obiezioni. La deliberazione con la quale è stata approvata la riorganizzazione della macrostruttura dell’Ente è stata deliberata dalla Giunta il 20 dicembre scorso di prima mattina, precisamente alle 8:30, mentre l’informativa ai sindacati – che in base al CCNL deve essere obbligatoriamente resa almeno cinque giorni prima – era stata trasmessa nella tarda serata precedente, alle 19.30, ad uffici delle Organizzazioni Sindacali già chiusi. Le stesse Organizzazioni sono così state poste di fronte al fatto compiuto, senza aver avuto nemmeno il tempo di conoscere il contenuto della delibera prima che questa fosse approvata. Soltanto dopo reiterate richieste da parte della FP CGIL Molise, il Sindaco (che è bene ricordarlo NON è soggetto della contrattazione) ha acconsentito ad incontrare le organizzazioni sindacali il 9.1.2025, quando ormai, dal 1° gennaio, la riorganizzazione degli uffici comunali era già compiuta. Il Tribunale, che ha respinto quasi tutte le eccezioni sollevate dall’Amministrazione, pur avendo ritenuto che la condotta non abbia comportato una sostanziale lesione degli interessi collettivi del sindacato (in virtù del fatto che la iniziale carenza informativa sarebbe stata sanata dai successivi incontri concessi alle Organizzazioni Sindacali in seguito alle reiterate sollecitazioni della FP CGIL Molise), ha tuttavia evidenziato una gestione della procedura attivata dal Comune di Campobasso inizialmente viziata da incertezze ed incongruenze che l’Amministrazione avrebbe ben potuto evitare scongiurando in radice ogni censura. Sicché, contrariamente a quanto affermato dal Sindaco, la condotta dell’amministrazione, nel caso di specie, non è stata considerata del tutto irreprensibile nemmeno da parte del Tribunale. Questa organizzazione, ad ogni modo, pur rispettando la decisione del Tribunale non la ritiene pienamente satisfattiva e, al fine di evitare il consolidamento di un tedioso precedente e auspicando la riaffermazione della corretta dinamica delle relazioni sindacali in tutti i luoghi della contrattazione, si riserva la sua impugnazione”.
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