di Giuseppe Zingarelli
Ritorna Shivananda, il santone che afferma di avere scoperto in sè capacità terapeutiche e doni “mistici” tali da essere in grado di curare e guarire donne affette non soltanto da gravi patologie uterine, ma anche afflitte da malesseri psicologici di varia natura e da profondi stati depressivi. Il guru, inoltre, ha assicurato di poter liberare da energie negative persone che a situazioni di particolare disagio interiore associano anche una spiccata inquietudine spirituale. A tutta questa umanità sofferente Shivananda garantisce di poter restituire pace, equilibrio e serenità interiore. La presenza del guru aveva destato non poca preoccupazione in provincia di Foggia, suscitando notevole attenzione mediatica, sia a livello locale che nazionale. Dopo un periodo di prolungata assenza dovuta a situazioni prettamente personali, il santone è “riapparso” di nuovo in Capitanata. Verso fine novembre, inizio dicembre 2024, aveva lasciato l’Italia per recarsi negli Stati Uniti. A New York, infatti, prima dell’inizio del periodo natalizio, la sua compagna aveva dato alla luce una bambina. Rientrato da poco nello “stivale”, presto ritornerà in pianta stabile negli incantevoli boschi dei Monti Dauni per continuare a diffondere i suoi insegnamenti mistici e spirituali e riprendere i riti di “guarigione” mediante pratiche sessuali. Shivananda sembra abbia effettuato dei solidi investimenti finanziari in zona, acquistando dei caseggiati siti in agro di Celenza Valfortore, un piccolo paese dislocato lungo la dorsale subappenninica della Daunia, laddove le estreme propaggini collinari della provincia di Foggia si congiungono ai rilievi montuosi del Molise.
La Procura della Repubblica di Foggia conferma che numerosi esposti sono stati presentati e depositati presso i competenti uffici della stessa dai legali di numerose donne, ex adepte del santone, che lo accusano a vario titolo di aver agito in malafede e di aver posto in essere nei loro confronti, attraverso suggestioni, raggiri ed assuefazioni psicologiche, subdoli inganni abilmente orchestrati da Shivananda con insospettabile abilità e diabolica astuzia. Le accuse a carico del guru configurano a suo carico due reati: truffa e abusi sessuali. Francesco Grassi, questo all’anagrafe il vero nome di Shivananda, nativo di Putignano (Bari), dal canto suo, si dice pronto a difendersi dalle gravissime accuse mosse nei suoi confronti. Qualche tempo fa due trasmissioni televisive si interessarono alla sua vicenda. “La Vita in diretta”, Rai 1, e la trasmissione “Zona Bianca”, Rete 4, condotte rispettivamente da Alberto Matano e Giuseppe Brindisi. Gli esposti presentati contro il santone riferiscono di ritualità spinte e molto “osè”, talune delle quali particolarmente sconcertanti, operate dal “maestro” levantino attraverso i suoi miracolosi “riti” terapeutici. Shivananda, dunque, ritornerà ad operare sui Monti Dauni. In precedenza aveva creato una comunità “ashram” in un altro caseggiato sito in località Avellaneta, una zona isolata immersa nella quiete a margine di un’ampia area boschiva poco distante da San Marco la Catola, minuscolo centro agricolo del foggiano, distante neanche sei chilometri da Celenza Valfortore. La stessa comunità sammarchese, la scorsa estate, si era attivata formalizzando una esplicita denuncia nei confronti di Grassi. Shivananda ha sempre manifestato stupore, meraviglia e perplessità per tutto quanto orbita intorno alla sua persona e alla sua “attività”, spiegando che i rapporti intimi, necessari per attuare la terapia e favorire la conseguente guarigione, si sono sempre verificati con il consenso liberamente accordato a lui dalle sue pazienti.
Un consenso che, stando alle affermazioni dello stesso Grassi, mai è stato estorto in alcun modo alle sue pazienti, alle quali il guru, come lui stesso ha più volte rimarcato, ha sempre espressamente richiesto e fatto sottoscrivere una liberatoria prima di esperire nei loro confronti le pratiche sessuali “terapeutiche”: “Non ho mai estorto consensi a nessuna delle mie adepte, tantomeno ricorrendo a raggiri ed inganni o a quant’altro possa aver minimamente alterato la loro capacità di intendere e di volere. Il consenso mi è stato accordato volontariamente e liberamente dalle stesse. Mi meraviglio di tanto clamore intorno a me. Sono un guaritore ed aiuto le persone a ritrovare il benessere fisico e spirituale che purtroppo hanno perso. Tuttavia, nonostante tutto, sono totalmente a disposizione della Procura della Repubblica di Foggia e collaborare con essa. Non sono andato via, come molti pensano, per sottrarmi alle infamanti accuse rivolte nei miei confronti, accuse infondate e false che offendono gravemente la mia persona. Mi difenderò nelle sedi istituzionalmente preposte e dimosterò di essere stato a mia volta calunniato e offeso”. Si apprende che molte sono le pazienti che si recano da Shivananda. Non solo dalla stessa Puglia e dal vicino Molise ma anche dalla Campania e da molte altre regioni d’Italia.