Sabato scorso, durante la partita Campobasso- Carpi, uno spettatore ha accusato un malore in Curva Nord “Michele Scorrano”. In breve sono arrivati i soccorsi, tra cui Antonio Palladino, infermiere di Busso in servizio al “Cardarelli” di Campobasso. Lo abbiamo incontrato per rivivere quel momento drammatico.
Antonio, ci racconti cosa è successo?
“Ero in servizio allo stadio insieme ad altri colleghi, abbiamo visto e udito persone che gridavano, richiamando la nostra attenzione. Siamo corsi immediatamente in Curva Nord dove c’era un tifoso a terra, privo di sensi. Ho verificato se c’era attività cardiaca e, non rilevandola, ho praticato subito senza perdere minuti preziosi il massaggio cardiaco, aiutato anche dal defibrillatore”.
Cosa hai pensato in quei momenti?
“E’ il mio lavoro, ero concentrato sul paziente. Ho eseguito il massaggio cardiaco per circa 20 minuti poi il tifoso è stato portato in ospedale. Ci tengo a dire che ho fatto solo il mio dovere”.
Antonio, facciamo allo spettatore i migliori auguri di una pronta guarigione?
“Sì, senza dubbio, e speriamo che possa tornare al più presto a vedere il Campobasso allo stadio”.
Ti senti un po’ eroe?
“No, ripeto, ho fatto semplicemente quello che è nelle mie competenze e nel mio dovere. Ma sono contento. Contribuire a salvare una vita umana non ha prezzo”.
Arnaldo Angiolillo
Vigile il 67enne. Dal Cardarelli: “La rete ha funzionato”
È stato estubato e trasferito nel reparto di Cardiologia per ulteriori accertamenti. Il tifoso ed ex infermiere del Cardarelli del capoluogo molisano, colpito da un arresto cardiaco lo scorso sabato, durante la partita di calcio Campobasso-Carpi, è sveglio e vigile.
Provvidenziale, allo stadio ‘Molinari’, è stato l’intervento dell’infermiere Antonio Palladino, in servizio al Gruppo Operativo Sicurezza in occasione dell’evento calcistico.
L’operatore del 118, infatti, appreso del malore si è catapultato sugli spalti dove, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, ha praticato prima un massaggio cardiaco all’ex collega poi ha utilizzato il defibrillatore fino al ripristino dei parametri vitali.
Di li il trasporto al Cardarelli dove il 67enne è stato ricoverato in Terapia Intensiva.
“Una rete che funziona” – hanno ribadito la responsabile della Emergenza-Urgenza, Adriana Ricciardi ed il direttore della Recovery Room, Vincenzo Cuzzone. – Formazione, preparazione ed esperienza, come quelle che contraddistinguono il nostro infermiere, Palladino, hanno fatto la differenza nel salvare la vita al signor Romualdo che, nello scorso fine settimana ha potuto contare anche sulla professionalità delle dott.sse Bottino, Fierro e Perrella”.