I genitori del piccolo Antonio, affetto da Disturbo dello Spettro Autistico, vista l’assenza in regione di strutture specializzate e il rifiuto della ASREM di garantire il costo delle prestazioni sanitarie, sono stati costretti a ricorrere a strutture specializzate al fine di sottoporre, a proprie spese e nei limiti delle proprie capacità economiche, alle necessarie e più idonee terapie e interventi riabilitativi tra cui il trattamento ABA, considerato tra i più innovativi ed efficaci nel trattamento del disturbo autistico, riconosciuto dalle linee guida dell’Istituto superiore della Sanità.
La ASREM, afferma lo studio Iavocino & Associati che ha assistito legalmente la famiglia, si è praticamente rifiutata di manlevare i genitori dagli elevati costi delle terapie, rientranti nei livelli essenziali di assistenza in forza della legge che reca disposizioni in materia di diagnosi, cura e riabilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza delle famiglie.
Le somme anticipate dalle famiglie di questi ragazzi, ricorse persino alle banche, ammontano a circa 1000 euro al mese. È così che, accanto al disagio organizzativo della famiglia, che deve essere presente h24, subentra anche quello economico, per il totale abbandono delle istituzioni.
I genitori sono ricorsi d’urgenza al Tribunale che ha riconosciuto il diritto del minore a ricevere l’erogazione del trattamento riabilitativo a carico del sistema sanitario, condannando la ASREM a prendere in carico direttamente il minore e a sostenere le spese relative alle cure ricevute da altre strutture secondo metodologia ABA.
La ASREM non ha dato seguito al provvedimento del giudice e visto il perdurante comportamento omissivo le famiglie sono state costrette a continuare le costose terapie presso centri privati, anticipando le relative spese. Anche per questo motivo è già stato denunciato e rinviato a giudizio l’allora DG della ASREM.
A fronte delle richieste di rimborso delle spese anticipate, con grandi sacrifici, le famiglie si sono viste opporre un secco diniego sempre dalla ASREM. Visto il grave inadempimento e le difficoltà economiche sopravvenute, i genitori di diversi ragazzi con disturbi dello spettro autistico, assistiti dagli avv.ti Vincenzo Iacovino, Vincenzo Fiorini e Francesco Beer, hanno chiesto e ottenuto dal Tribunale un’ingiunzione di pagamento per circa 100.000 euro a famiglia.
La ASREM, imperterrita si è opposta, e il Tribunale con sentenza di qualche giorno fa ha dato ragione ai genitori condannando la ASREM a rimborsare le somme anticipate per le prestazione sanitarie e a pagare le spese legali.
Il Tribunale, acclarata la carenza di assistenza pubblica e l’urgente necessità di far proseguire al minore la terapia ABA presso un centro privato specializzato nel trattamento dell’Autismo, ha riconosciuto il diritto dei genitori al rimborso delle spese mediche sostenute per garantire al minore il percorso riabilitativo. Per il Tribunale la carenza organizzativa e l‘indiscusso beneficio del metodo ABA sulla salute del minore, impone alla ASREM l’obbligo normativo di garantire il suddetto trattamento anche in via indiretta attraverso il rimborso delle spese sostenute dalla famiglia del minore presso struttura privata, atteso che oggetto della domanda è il diritto primario e fondamentale alla salute, il cui necessario temperamento con altri interessi, pure costituzionalmente protetti, quali l’esistenza di risorse del servizio sanitario nazionale con le conseguenti legittime limitazioni con leggi, regolamenti ed atti amministrativi generali, non vale a privarlo della consistenza di diritto soggettivo perfetto e tutelabile dinanzi al giudice.
Soddisfazione dello studio IACOVINO&ASSOCIATI, da sempre al fianco dei più deboli, e dell’associazione “Le Ali” Associazione Autismo Molise ETS asp, per una decisione che riporta giustizia alla vigilia della giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, istituita nel 2007 dall’assemblea generale dell’ONU.
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