LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 58
ALLIANZ GEAS SESTO SAN GIOVANNI 59
(11-16, 28-32; 38-48)
CAMPOBASSO: Togliani (0/2, 0/2), Chagas 2 (1/1, 0/2), Parks 6 (3/10, 0/3), Nicolodi 2 (0/5, 0/3), Gray 30 (13/20, 0/1); Lawrence 4 (2/3), Quiñonez 12 (4/7, 1/2), Amatori 2 (1/1). Ne: Del Sole, Trozzola, Trimboli ed Egwoh. All.: Sabatelli.
SESTO SAN GIOVANNI: Dotto 8 (1/5, 1/4), Panzera 2 (0/2, 0/3), Gwathmey 15 (5/15, 0/3), Raca 9 (2/3, 0/2), Trucco 7 (2/3, 1/4); Gorini 10 (2/3, 2/5), Fietta 5 (1/1, 1/1), Ercoli 4 (1/5). Ne: Ronchi e Merisio. All.: Zanotti.
ARBITRI: Bartolomeo (Lecce), Bramante (Verona) e Culmone (Bologna).
NOTE: tiri liberi: Campobasso 7/15; Sesto San Giovanni 16/19. Rimbalzi: Campobasso 44 (Gray 9); Sesto San Giovanni 39 (Raca 9). Assist: Campobasso 20 (Parks 6); Sesto San Giovanni 12 (Gwathmey 4). Progressione punteggio: 3-10 (5’), 15-23 (15’), 32-41 (25’), 50-54 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 3 (3-0); Sesto San Giovanni 14 (34-48).
Secondo stop consecutivo (terzo considerando anche il match dei quarti di Coppa Italia) per La Molisana Magnolia Campobasso che cede, all’Arena, contro il Sesto San Giovanni e, complici gli altri risultati, ora andrà a definire solo mercoledì sera a San Martino di Lupari quello che potrà essere l’epilogo della propria stagione in un range tra il sesto (in caso di successo) o il settimo posto (con un altro stop) sempre nel novero però di uno storico raggiungimento dei playoff.
Nello specifico, di fronte alle lombarde, le campobassane pagano la pessima serata sia al tiro dall’arco dei tre punti (1/13) che nelle soluzioni a cronometro fermo (ben otto tiri liberi sbagliati), aspetti che finiscono con l’essere un pesante macigno sull’andamento complessivo della contesa.
FASI ALTERNE
Nonostante un avvio di 3-0 all’insegna di Reshanda Gray (canestro più tiro libero supplementare), i #fioridacciaio devono fare i conti con un break ospite di 12-0. Lawrence prova a rianimare le campobassane, che, con Parks e Gray, ritorno ad un solo possesso. Il canestro di Parks costringe coach Zanotti a chiamarci time-out, ma al termine del quarto le ospiti hanno comunque cinque punti di margine (11-16).
TANTA TREPIDAZIONE
Gray prova a riavvicinare le campobassane, ma Gorini (da ex ben a conoscenza dei ferri dell’Arena) amplia nuovamente il margine che Gwathmey porta in doppia cifra (13-23). Una tripla di Quiñonez riavvicina le magnolie a -7 (19-26), poi è Parks a salire in cattedra. Le magnolie sono a tre possessi di distacco (23-32), ma è ancora Quiñonez a suonare la carica. L’ecuadoriana fa salire i decibel nell’Arena con un gioco da tre punti che vale il 28-32, punteggio con cui si va all’intervallo lungo.
PARZIALE BRUCIANTE
Il rientro dagli spogliatoi è all’insegna di un’assoluta tensione con la via del canestro particolarmente stretta per entrambe le contendenti. Gray riavvicina le magnolie sino al -2, ma una tripla di Trucco rischia di gelare gli entusiasmi, perché finisce per inserirsi in un parziale di 11-0 per le lombarde, che Amatori prova a spezzare. L’attacco dei #fioridacciaio però non riesce ad essere fluido con Gray che prova a svegliare le sue sotto di dieci dopo il canestro di Chagas (38-48) all’altezza del 30’.
EPILOGO AMARO
Le magnolie passano a zona per cercare di spezzare il ritmo alle proprie avversarie e con Gray si riportano sino al -4 del 48-52. Gwathmey prova a riportare sotto le sue, ma c’è ancora Gray a fare la voce grossa sotto canestro. Quiñonez riporta le campobassane sino al -2, ma Gorini gela nuovamente il suo ex pubblico con cinque punti in successione (52-59). Quiñonez, Gray e Lawrence riportano le rossoblù al -1 del 58-59 con le campobassane che non riescono a prendere l’ultimo tiro lasciando il successo alle avversarie.
A REFERTO CHIUSO
Nell’affrontare le domande e riferire le proprie sensazioni ai giornalisti accreditati in sala stampa al momento della press conference, così, coach Sabatelli finisce per il delineare quella che è un’analisi a tutto tondo. «È stata senz’altro una partita strana – spiega – ma quando non ci si può allenare al meglio in vista della contesa il lavoro fatto in precedenza finisce con l’essere lo specchio di quanto poi avviene in campo. Purtroppo, dai quarti di finale di Coppa Italia a San Martino, siamo stati un po’ bersagliati da problematiche influenzali, infortuni e assenze importanti come quella di Stefania (Trimboli, ndr). Non riusciamo a lavorare al meglio e in gara, poi, si vedono i risultati. La nostra partenza, così come contro Costra Masnaga, è stata un po’ soft, abbiamo avuto una bella reazione, ma l’ultima azione è un po’ lo specchio della nostra stanchezza, fisica e mentale. Siamo ‘morti con la palla in mano’, ma ci può stare perché quando sei all’inseguimento costante sia mentalmente che fisicamente devi spendere tante energie. Peccato. Fortunatamente non è una partita che ci complica in maniera importante il nostro cammino nei playoff, ma sarebbe stato bello regalare ai nostri tifosi una splendida vittoria».
IN VENETO PRESTO
Dalla loro, le rossoblù torneranno in campo a stretto giro di posta: mercoledì, infatti, ci sarà l’ultima di regular season a San Martino di Lupari anche in questo casa con palla a due in prime time alle ore 20.30.