“in data 05.08.2017 il sottoscritto ha provveduto ad inviare, a mezzo raccomandata A/R anticipata via email, la denuncia-segnalazione riguardante lo sforamento del Patto di Stabilità del Comune di Isernia per l’anno 2010”. Ad renderlo noto è Vittorio Monaco del Movimento 5 Stelle, candidato anche alle ultime amministrative a Isernia. “Com’è noto, lo scorso 16 giugno, il Ministero dell’Interno ha decretato definitivamente sulla questione applicando una sanzione pari ad euro 507.179,37 (come già determinata con decreto ministeriale 29 agosto 2013), per mancato rispetto del patto di stabilità anno 2010 a seguito di accertamento successivo da parte della Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti. Dunque ricapitoliamo: la Corte dei Conti ha rilevato e certificato nel 2012 uno “squilibrio finanziario” nei conti del Comune di Isernia per l’anno 2010; l’ex sindaco Gabriele Melogli ha proposto un ricorso principale che il TAR Molise ha respinto già nel 2014 (sentenza n. 617), riservandosi, sempre il TAR, di decidere sui motivi aggiunti e chiedendo ai Ministeri dell’Interno e delle Finanze di depositare l’ulteriore documentazione richiesta; nel frattempo il Ministero dell’Interno sospende l’applicazione della sanzione già determinata con un decreto del 2013, in attesa della pronuncia definitiva del TAR. Quest’ultimo provvedere a chiarire definitivamente la questione con sentenza n. 186/2017, rigettando i motivi aggiunti e a questo punto il Ministero dell’Interno ha irrogato la sanzione con l’ultimo decreto del 16.06.2017. Ora però la palla passa alla Procura della Corte dei Conti: perché è solo tale Organo che potrà accertare se esiste il danno erariale cagionato, in qualsiasi maniera, dagli ex amministratori allora in carica. Pertanto, ove mai la stessa Procura non avesse già aperto un fascicolo in tal senso, la denuncia-segnalazione del sottoscritto vuole rappresentare un invito deciso ad avviare tempestivamente le procedure del caso. Diversamente, sarà la testimonianza che il Cittadino, in prima persona, deve interessarsi delle vicende che lo riguardano e qui la questione interessa tutta la cittadinanza di Isernia. E per questo motivo, fa specie rilevare che, a quanto mi risulta, l’attuale Giunta Comunale si è affrettata a “guadagnare tempo”, a cercare di “comprimere la spesa”, ad “effettuare tagli lineari” ma non già ad attivarsi presso la Procura affinché chi ha causato lo sforamento paghi per le proprie responsabilità eventuali. Io il mio dovere di Cittadino l’ho fatto: ha fatto altrettanto il Sindaco D’Apollonio e la sua Giunta? Inoltre, preme sottolineare che oltre all’eventuale danno erariale, che dovrà essere rilevato dalla Procura, esiste un secondo aspetto che potremo definire “il danno numero due” ovvero il mancato accantonamento delle somme necessarie al pagamento della sanzione emanata già nel 2013 dal Ministero dell’Interno (dunque quattro anni fa). Giova ricordare al riguardo che, seppure il TAR ha sciolto le riserve sul ricorso aggiuntivo solo lo scorso maggio, lo stesso Tribunale Amministrativo aveva già respinto il ricorso principale nel novembre del 2014. Ma Il concetto della “diligenza del buon padre di famiglia”, forgiato dall’antico diritto romano, non appartiene ai politici di questo secolo: ne hanno perduto la memoria ed hanno dimenticato completamente il criterio di comportamento che dovrebbe ispirare tale principio. Per questo motivo nella denuncia-segnalazione, ho evidenziato anche questo secondo aspetto chiedendo alla Procura di accertare eventuali danni per questa seconda fattispecie”.
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