Da settimane sono ormai “di casa” nella parte ovest di Campobasso, a ridosso del centro, in particolare in via Quircio, via Di Zinno, piazza Venezia e Fontanavecchia. Sono quotidiane le segnalazioni di cinghiali vicino ai cassonetti straripanti di rifiuti che vengono fatte dai residenti durante le ore serali, quando evidentemente la viabilità e la presenza dell’uomo nelle strade sono ridotte al minimo, come testimoniano i due video inoltratici da lettori (cliccare nelle immagini in basso), registrati rispettivamente la notte scorsa e quella precedente. In realtà sono solo gli ultimi di una serie che molto probabilmente conoscerà ancora puntate in futuro. Nei giorni scorsi sui social video come questi sono diventati virali. Trattandosi di una zona di confine della città con un’area rurale e ricca di vegetazione (non lontana dal Bosco Faiete), la presenza di cinghiali non è una sorpresa ma mai in passato, dopo la nascita e il proliferare dello spazio residenziale, gli ungulati si erano spinti così frequentemente in questo punto del capoluogo, o almeno così ricorda chi vi abita da tempo.
Di certo la crescita del loro numero sul territorio regionale è un dato certificato da enti e associazioni di categoria, iniziata già qualche anno fa, subendo una accelerazione durante i primi due anni della pandemia di Covid-19. Il problema, nel caso degli ultimi giorni, riguarda anche i cassonetti in strada stracolmi, al punto che diversi rifiuti vengono appoggiati e abbandonati a terra vicino ai contenitori, diventando preda per i cinghiali, i quali evidentemente hanno capito di poter banchettare ogni sera. Lasciando peraltro uno spettacolo ancora più indecente. Attualmente questa presenza non si è dimostrata ostile per l’uomo, ma è chiaro che la preoccupazione fra i residenti cresce, soprattutto verso i bambini.
Se la situazione dovesse protrarsi, peraltro con potenziale cibo per i cinghiali lasciato sotto casa, alla loro mercé, non ci sarebbe da meravigliarsi se anche il numero dei nuovi inquilini selvatici dovesse aumentare con conseguenze al momento non prevedibili. “Come Comune, più che interessare gli organi competenti, non possiamo fare molto”, ha spiegato l’assessore Simone Cretella, consapevole delle segnalazioni. “Il problema è nazionale. Per quanto riguarda i rifiuti, i cassonetti in quella zona sono oltre il numero previsto, proprio per limitare e prevenire situazioni di accumulo, ma evidentemente si registra ciò che si è già verificato in altri punti della città, ossia i contenitori vengono utilizzati anche da non residenti. Inoltre, in alcuni casi, potrebbe non esserci un corretto utilizzo nel deposito dei rifiuti stessi. Il lavoro della Sea per svuotarli, comunque, è quotidiano”. A fine estate, anche in quell’area, inizierà il passaggio al ritiro della differenziata “porta a porta”.
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