La manifestazione ha rispettato le aspettative e il momento folkloristico della sfilata dei Misteri, questa mattina, è stato un tripudio di emozioni: la gioia di rivivere la tradizione dopo due anni di fermo per la pandemia e il piacere di partecipare e conoscere i volti dei protagonisti hanno rappresentato il momento clou del fine settimana di Corpus Domini a Campobasso.
In particolare, i momenti più toccanti per il popolo che assiste arrivano quando li sguardo si posa sui bambini che vestono i panni dei personaggi degli Ingegni mentre le note della marcia meglio conosciuta come il “Mosè” di Rossini, fatte risuonare per le strade dai complessi bandistici sparpagliati lungo il corteo, riempiono le orecchie e il cuore dei presenti. Uno dietro l’altro i portatori, pilastri umani della sfilata, hanno permesso alle migliaia e migliaia di spettatori i Misteri di San’Isidoro, San Crispino, San Gennaro, Abramo, Maria Maddalena, Sant’Antonio Abate, l’Immacolata Concezione, San Leonardo, San Rocco, l’assunto, San Michele, San Nicola e Ss. Cuore di Gesù.
Le scene riprodotte dagli Ingegni hanno acceso il dibattito fra i più curiosi, mentre tantissime persone si sono divertite a fare foto e video, oppure si sono intrattenuti con i Diavoli di San Michele e con quello di Sant’Antonio Abate, il quale non è riuscito neanche questa volta a far ridere la Donzella, alias Martina Timperio. Poco prima delle 14 il raduno davanti Palazzo San Giorgio per la consueta benedizione ai Misteri e il discrso da parte del Vescovo, poi il rientro presso il Museo di via Trento.
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