L’Università delle Generazioni di Agnone del Molise ha proposto a uomini e donne di tagliare i capelli a zero per manifestare contro tutte le guerre, in particolare contro la guerra in Ucraina che, tra i tanti dolorosi effetti, ha provocato l’aumento generalizzato dei prezzi e rischia di farci passare un inverno al freddo e al gelo, mentre decine di migliaia di persone muoiono, bambini compresi, e vengono distrutti interi territori, lasciando la gente senza casa e senza futuro. L’associazione agnonese ha scelto la giornata di Ferragosto come appuntamento per tale evento, ma ognuno può dare la propria testimonianza fin da sùbito. Il clima vacanziero dell’estate non deve farci dimenticare chi nel mondo sta peggio di noi, specialmente quei popoli i quali, anche a causa dei cambiamenti climatici, stanno lottando per la sopravvivenza e potrebbero scegliere l’emigrazione di massa verso l’Europa, l’America del Nord e l’Australia.
Il primo a dare la propria adesione a questa iniziativa per la pace è stato don Francesco Martino, parroco di Villacanale di Agnone e di Belmonte del Sannio. Inoltre, hanno dato la propria disponibilità ad organizzare l’evento del taglio dei capelli a zero (individuale o collettivo) Antonio Massanisso, presidente dell’associazione culturale “Nuova Villacanale”, altri sodalizi e persino parrucchieri di varie parti d’Italia. Domenico Lanciano (promotore dell’Università delle Generazioni e del “Ferragosto di Pace 2022”) è subissato dei più disparati commenti i quali – a suo parere – “sono utili per dibattere il tema e per riflettere sulle terribili conseguenze delle guerre, che, seppure lontane, colpiscono indirettamente pure noi. Un mondo di pace conviene indistintamente a tutti”.
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