Nei giorni scorsi, il 18 e 21 ottobre, si è riunita la direzione regionale del Partito Democratico e ha affrontato in maniera plurale, con la partecipazione della segreteria regionale e dei segretari di circolo, l’analisi del voto politico delle elezioni del 25 settembre. È emerso con chiarezza che il PD esce sconfitto dall’ultima tornata elettorale e sono stati analizzati i diversi fattori che hanno portato alla sconfitta: in primo luogo ha certamente pesato la mancanza di alleanze politico/elettorali, è venuta alla luce l’incapacità di interpretare il profondo disagio dei cittadini e infine è stato ritenuto fatale il fascino che il partito guidato da Giorgia Meloni ha esercitato sugli elettori. Inoltre è stato valutato il dato dell’astensionismo che, sia a livello locale come anche a livello nazionale, è stato molto rilevante: hanno votato il 15% dei molisani in meno rispetto al 2018. “La percentuale si traduce in circa 45.000 persone che hanno scelto di non scegliere ed il Partito Democratico ha già intrapreso una profonda riflessione su questo dato”, commenta il consigliere regionale Vittorino Facciolla. “L’esito elettorale vede comunque un risultato del PD Molise che supera di 3 punti percentuali quello del 2018, risultato che si attesta come il migliore del centro-sud Italia. Questo è frutto del grande lavoro dei dirigenti, degli attivisti che si sono prodigati in una grande seppure brevissima campagna elettorale, battendo il territorio e cercando di non tralasciare nessun comune della regione. Questo risultato, nell’analisi fatta durante gli incontri, è anche certamente frutto della caratura dei candidati proposti all’elettorato; candidati radicati sui territori, dalle indubbie professionalità e con dimostrata capacità di mettersi a disposizione della causa. A loro va il ringraziamento più sentito e l’augurio di continuare il percorso iniziato in occasione delle politiche. In previsione delle elezioni regionali, è stato ribadito con forza che il Partito Democratico deve recuperare quella esperienza di campo largo che con tanta fatica, era stata portata avanti prima degli eventi nazionali, che l’hanno interrotta bruscamente. La legge elettorale con la quale si voterà in Molise, necessita di alleanze con gruppi politici di centro sinistra, con liste civiche e con il Movimento 5 Stelle. È proprio con quest’ultimo che si dovrà provare a ricucire uno strappo creato dalle dinamiche nazionali per affrontare la prossima tornata elettorale. È necessario, inoltre, che il Partito, senza mai sedare un legittimo ed opportuno confronto interno, torni a parlare ai cittadini, ai comitati, ai movimenti civici e alle altre forze politiche, con una sola voce”.
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