L’impegno della CGIL e della FLC CGIL che si sono battute in tutte le sedi insieme ai lavoratori della scuola, università ricerca e AFAM, per giungere quanto prima possibile alla firma del contratto del comparto “Istruzione e Ricerca” ha prodotto un primo rilevante risultato: la sottoscrizione di una ipotesi contrattuale sui principali aspetti del trattamento economico del personale che ha fatto seguito ad un accordo politico siglato il 10 novembre dal Ministro dell’Istruzione e dai sindacati. L’accordo prevede che il 95% delle risorse va ad incrementare da subito le voci stipendiali fisse dei lavoratori, fatto tanto più necessario oggi a fronte di un’inflazione a due cifre che sta falcidiando il salario del lavoro dipendente e in considerazione di un contratto scaduto ormai da tre anni. In particolare, per il personale della scuola è stata definita una prima significativa tranche di aumenti spettanti al personale docente, educatori e Ata in base al CCNL relativo al triennio 2019-2021.
Sulla base delle risorse fin qui rese disponibili l’aumento medio mensile per i docenti è di circa 101 euro, per gli ATA di 81 euro medi mensili, mentre gli arretrati medi sono di circa 2.300 euro lordi al netto dell’indennità di vacanza contrattuale e dell’elemento perequativo. Si tratta di risorse che saranno corrisposti nel mese di dicembre 2022 automaticamente in busta paga da parte di NOIPA a tutti i lavoratori della scuola, di ruolo e precari, in servizio nel periodo di interesse. Gli aumenti riguardano il CCNL 2019-2021 e rappresentano un’anticipazione significativa di quanto sarà compiutamente definito nel prosieguo della trattativa per definire gli ulteriori aspetti retributivi e le restanti materie relative alle relazioni sindacali e al trattamento giuridico del personale. In base agli impegni assunti dal Ministro dell’Istruzione e del merito con l’Intesa politica sottoscritta con i sindacati lo scorso 10 novembre, per incrementare ulteriormente i livelli stipendiali di tutto il personale – in aggiunta a quanto definito nell’ipotesi di CCNL appena sottoscritta – saranno utilizzati altri 100 mln di euro una tantum (da stanziare con apposito decreto entro dicembre) e qualora non si riuscisse a reperire ulteriori risorse in legge di bilancio 2023 saranno utilizzate le risorse già stanziate nella legge di bilancio 2022 per la valorizzazione professionale docenti (300 milioni di euro).
A ciò si aggiungeranno le risorse già previste in legge di bilancio 2022 (pari a 36,9 milioni di euro) per la revisione dei profili professionali del personale ATA. “Un riconoscimento, questo, sia pur tardivo, dell’importanza del lavoro nei settori della conoscenza che hanno fatto la loro parte in questi anni di pandemia e che continuano a prestare servizio, in condizioni e contesti lavorativi difficili”, commenta la FLC CGIL Molise. “Il testo sottoscritto prevede espressamente che il negoziato non si intende concluso, ma prosegue nei prossimi giorni senza soluzione di continuità fino alla sottoscrizione la più rapida possibile di tutto il complesso contrattuale, la restante parte economica e la parte giuridica. È questo l’impegno che la CGIL e la FLC CGIL si assumono per giungere, unitariamente agli altri sindacati rappresentativi del Comparto, alla chiusura del negoziato relativa alla parte residua economica e a tutta la parte normativa”.
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