A seguito della notizia dell’inchiesta della Guardia di Finanza che ha coinvolto il sindaco di Molise, Domenico Cirelli, e alcuni familiari su presunte condotte di riciclaggio e autoriciclaggio riguardanti le donazioni alla Fondazione “Aldo Messere” provenienti da cooperative sociali incaricate alla gestione di case di riposo, soldi che sarebbero stati utilizzati per l’acquisto di immobili anche a scopo privato, i consiglieri comunali di Molise, Nicolino Liberanome, Massimo Tomba e Antonio Cirelli, esprimono forte preoccupazione per le prime risultanze emerse dalle indagini, che hanno portato al sequestro di 5 complessi immobiliari in provincia di Campobasso per un valore complessivo di 2,6 milioni di euro. “Ci risulta – sostengono i consiglieri – che questa Fondazione fu costituita perché doveva occuparsi particolarmente di bambini e ragazzi con grossi problemi “clinici”, tanto che la Fondazione Aldo Messere prende il nome proprio di uno di questi ragazzi e voluta proprio dal papà di Aldo che donò addirittura immobili per la costituzione della stessa. A questo punto, siamo preoccupati di quanto sta accadendo nella piccola comunità di Molise, per questo abbiamo richiesto un incontro con Sua Eccellenza il Prefetto di Campobasso per manifestare il nostro disagio e per comunicare eventuali azioni politiche che saranno intraprese per tutelare la reputazione dell’amministrazione e dei cittadini della piccola comunità di Molise. Il gruppo di minoranza, già in passato, ha denunciato comportamenti non il “linea” con la corretta gestione della cosa pubblica da parte del sindaco di Molise, Domenico Cirelli. Ora però la cosa sembrerebbe molto più pesante, si parla di indagini che riguardano il riciclaggio e l’autoriciclaggio di ingenti somme di denaro e che coinvolgerebbero anche i familiari prossimi del sindaco. Siamo sicuri che la magistratura farà il suo corso per il bene pubblico e per il rispetto della integrità morale che devono sempre mantenere tutti i cittadini, particolarmente quando questi decidono di impegnarsi in cariche pubbliche e rappresentare la propria collettività. I piccoli comuni sono la spina dorsale della nostra bella Italia, a volte però, vengono scambiati da alcuni, come il luogo dove fare i propri comodi. La piccola comunità di Molise è stata sempre apprezzata per la generosità, operosità e accoglienza, sarebbe un peccato, ora essere additati per “altro” e non per colpa dei cittadini, ma purtroppo da chi li rappresenta”.
(foto archivio)