Il Telescopio Spaziale Spitzer (Spitzer Space Telescope o SST, chiamato, precedentemente, Space Infrared Telescope Facility o SIRTF), è un osservatorio spaziale che osserva nell’infrarosso. Costruito dalla NASA, dal Jet Propulsion Laboratory e dal California Institute of Technology, e lanciato il 25 agosto 2003, questo telescopio spaziale, costato 670 milioni di dollari statunitensi, è il quarto del progetto Grandi Osservatori della NASA.
Il telescopio è stato rinominato il 18 dicembre 2003 dopo che le prime osservazioni avevano dimostrato la sua efficienza; dopo un concorso internazionale a cui hanno partecipato oltre 7000 saggi il nome scelto è stato quello di Lyman Spitzer, uno dei più influenti astrofisici del XX secolo, il primo a proporre la costruzione di un telescopio nello spazio.
Il periodo di durata della missione era 2,5 anni, almeno fino a quando non si fosse esaurito l’elio, liquido che serviva per raffreddare il telescopio e necessario a mantenere basse le temperature della maggioranza degli strumenti. L’efficienza del telescopio ha fatto durare la missione principale molto di più, ovvero 5 anni e mezzo, fino a quando nel 2009 non si esaurì l’elio. Alcuni strumenti divennero inutilizzabili, tuttavia, i due moduli a lunghezza d’onda corta della camera IRAC sono rimasti sensibili come prima dell’esaurimento dell’elio, e il telescopio da quel momento è utilizzato per la missione denominata Spitzer Warm Mission. La strumentazione è stata riconfigurata per continuare le osservazioni “a caldo”, e gli strumenti, che operano comunque a meno di 30 K, permettondo ancora buone osservazioni nel vicino infrarosso.
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