Visita istituzionale questa mattina, venerdì 13 gennaio, della Garante Regionale dei Diritti della Persona, Paola Matteo, alla casa circondariale di Isernia. La Garante ha incontrato la direttrice del carcere, Maria Antonietta Lauria, con la quale si è confrontata sulle tematiche più urgenti e di attualità inerenti l’istituto penitenziario di Isernia. Paola Matteo, inoltre, ha avuto modo di dialogare con i vertici della Polizia Penitenziaria e con i responsabili dell’area educativa. La visita è proseguita e molto utili si sono rivelati i colloqui intercorsi con alcuni detenuti, con i quali la Garante si è soffermata in un proficuo momento di confronto. “Ho avuto l’opportunità di parlare con diverse persone private della libertà personale, che mi hanno illustrato alcune delle loro attuali esigenze, nonché le aspettative fuori dalla realtà carceraria – ha commentato. – Durante la mattinata, inoltre, ho rimarcato il grande lavoro svolto dalla direttrice e dalla Polizia Penitenziaria, i cui agenti riescono, tra tante difficoltà, a portare avanti un egregio lavoro volto ad assicurare che i detenuti, durante la loro permanenza in carcere, riescano a porre le basi per il loro pieno reintegro nella società civile. Un prezioso supporto è dato, inoltre, dal lavoro immenso svolto dal personale dell’area educativa e dai volontari che danno, offrendo il loro tempo e le loro professionalità, un aiuto fondamentale alle persone private della libertà personale. Il ruolo della Garante si inserisce in tale contesto, fungendo da tramite tra la realtà carceraria ed il mondo esterno. Tra le attività di eccellenza della casa circondariale di Isernia, mi ha colpito un ben strutturato corso da pasticciere, che rilascia il relativo attestato di qualifica professionale – ha proseguito Paola Matteo. – Nell’ottica della collaborazione, lavoreremo per favorire il potenziamento di altre attività come il laboratorio teatrale e le attività sportive. Servirà, invece, anche l’apporto del mondo istituzionale e politico per coinvolgere il Governo regionale e centrale nella risoluzione di un annoso problema di tipo generale, che riguarda anche il carcere di Isernia, ovvero la carenza di personale sanitario. Non dobbiamo mai perdere di vista l’obiettivo di assicurare pieni diritti a chi nella vita, pur avendo commesso un errore, attende la possibilità di un pieno riscatto”, ha concluso la Garante.
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