La SOSC – Sezione Operativa Sicurezza Cibernetica di Isernia ha denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia tre persone, un 50enne ed una 36enne di Roma, e una 56enne di origini ecuadoriane, anch’ella residente a Roma, per concorso nel reato di tentata truffa continuata e, l’ultima, anche per sostituzione di persona. I tre contattavano mediante piattaforma di messaggistica istantanea i rivenditori di automobili proponendo auto usate in vendita ad ottimi prezzi, corredate di perizia che ne attestava stato e conformità. Le auto erano realmente in vendita ma da parte di altri rivenditori autorizzati e i tre avevano fatto “proprie” tali offerte per truffare acquirenti inconsapevoli. La vittima, in questo caso, aveva acquistato prima una vettura e, dopo pochi giorni, altre 2, per un importo complessivo di oltre 13.000 €. Nel tentativo di non farsi identificare, i tre denunciati avevano fatto confluire il denaro oggetto di truffa su un c/c bancario attivato on-line, utilizzando i documenti di una persona deceduta già da qualche anno. Gli operatori della Sezione di Sicurezza Cibernetica sono, però, riusciti a risalire al reale utilizzatore del c/c bancario, attraverso l’indirizzo IP da cui lo stesso era stato attivato e gestito. Su tempestiva segnalazione della polizia giudiziaria, il c/c fraudolento è stato bloccato dall’istituto bancario ed i bonifici disposti dall’acquirente non sono andati a buon fine, così il denaro oggetto di truffa è stato riaccreditato sul c/c della vittima. I procedimenti si trovano nella fase delle indagini preliminari e gli indagati potranno far valere le loro ragioni difensive innanzi all’Autorità Giudiziaria ai sensi del Codice di Procedura Penale.
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