Anche Filoteo Di Sandro dovrà rientrare in Consiglio regionale. Lo ha stabilito la Cassazione che, dopo Antonio Tedeschi, ha accolto il ricorso anche dell’esponente di Fratelli d’Italia.
“La Cassazione si è pronunciata contro quell’obbrobrio di normativa regionale che prevedeva la modifica e l’immediata applicazione, in corso d’opera, della legge elettorale con l’abolizione della surroga”, commenta Di Sandro.
“Intanto vorrei ringraziare i miei avvocati, Massimo Romano, Margherita Zezza e Pino Ruta, per la serietà professionale dimostrata, anche nei rapporti personali, nel perseguire ed “inseguire” la verità e la giustizia.
Un atto evidentemente illegittimo fatto soprattutto per punire alcuni consiglieri “scomodi”, non troppo allineati con l’esecutivo, e per evitare l’ingresso di altri, in modo particolare di un esponente di Fratelli d’Italia.
Un comportamento assurdo, una cattiveria politica mai riscontrata nella storia della nostra Regione, un accanimento contro persone votate e che avevano contribuito in maniera determinante alla vittoria del centrodestra.
Fratelli d’Italia, insieme ai propri elettori, è stato il Partito maggiormente penalizzato nel 2018, prima dal fatto che Toma non ha rispettato un accordo nazionale sottoscritto dai partiti di centrodestra, ed in seguito dall’abolizione della surroga che ha estromesso due consiglieri di FdI dal Consiglio.
Un danno politico e di immagine incalcolabile fatto al nostro partito, e per tale motivo mi sono determinato a perseguire fino in fondo la verità e la giustizia”.
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