“Fuori dalle corsie degli ospedali da ormai 73 giorni, i primi due mesi per noi operatori socio sanitario sono stati ancora più difficili: la Naspi nel mese di gennaio ammontava a 200 €, a 400 nel mese di febbraio”. E’ quanto riferiscono i precari Oss, dopo la mancata stabilizzazione e l’impegno messo in campo durante l’emergenza pandemica. “Ci sentiamo abbandonati da tutte le istituzioni politiche, da tutte le sigle sindacali, da coloro che, a vario titolo, fino al 31 dicembre hanno dichiarato di combattere con noi e per noi. Ad oggi spariti tutti. Per i sindacati forse facevamo comodo solo in quanto tesserati. Quanto alla politica, più volte ci è stato detto “aspettiamo il mille proroghe e procediamo”. Il Milleproroghe è passato ed è stato pubblicato anche in Gazzetta Ufficiale, ma tutto tace. La vicina Campania e più precisamente l’A.O. San Pio ha fatto uscire per la seconda volta il bando di stabilizzazione. Perché la Regione Molise ancora una volta resta a guardare? Ci sono tutte le carte per poter procedere e pensiamo sia giunto il momento. Ci arrivano segnalazioni da ex colleghi degli ospedali Veneziale e S. Timoteo di personale stremato. Siamo pronti a tornare nei nostri reparti, ci appelliamo al nuovo direttore sanitario, la dott.ssa Evelina Gollo, alla quale chiediamo di venire incontro alle nostre esigenze. Quanto alla politica le elezioni regionali si avvicinano. Se tutto tace siamo pronti anche a riconsegnare le tessere elettorali”.
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