Giornata caratterizzata da un profondo dolore nelle comunità di Gambatesa e San Giovanni in Galdo dove risiedevano le vittime dei due incidenti mortali registratisi ieri pomeriggio a poche ore di distanza l’uno dall’altro sulla SS 645 Fondovalle del Tappino. Antonio Di Iorio, 40enne, originario di Celenza Valfortore, viveva da anni a Gambatesa, dove era voluto bene e considerato un bravissimo ragazzo. Figlio di agricoltori, alcuni anni fa aveva avviato una attività di allevamento di ovini. La sua Golf, scontratasi con un Renegade in un tratto tra Campodipietra e Toro, a ridosso di un viadotto, è finita oltre il guardrail a lato della carreggiata. L’impatto è stato molto violento e per il giovane non c’è stato scampo. Sull’altro veicolo c’erano quattro persone, la conducente avrebbe riportato le conseguenze più gravi e si trova attualmente in Rianimazione all’ospedale Cardarelli. Gli altri tre giovani che erano con lei, fra cui il figlio della donna, avrebbero invece riportato ferite più lievi e sarebbero già stati dimessi. I mezzi sono stati posti sotto sequestro, generalmente una prassi quando sopraggiunge il decesso di uno degli occupanti, al fine di agevolare gli inquirenti nella ricostruzione della dinamica. Il pubblico ministero tuttavia non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia, dando il nulla osta per il rilascio della salma ai familiari dopo l’effettuazione dell’ispezione cadaverica. Probabilmente i Carabinieri, intervenuti sul luogo del sinistro, hanno già elementi sufficienti per arrivare a definire il quadro complessivo dell’incidente. Domani pomeriggio, mercoledì 29 marzo, saranno celebrati i funerali a Celenza Valfortore, nella Chiesa della Santa Croce, ore 15.30. Probabilmente nessuna autopsia anche per Clara, la 70enne che viveva con il compagno a San Giovanni in Galdo e che era con lui in macchina al momento dello schianto con un altro veicolo sulla Fondovalle nei pressi di Gambatesa. L’uomo, di circa 80 anni, ex titolare di un noto mobilificio, è ancora ricoverato al Cardarelli sotto stretta osservazione da parte del personale ospedaliero. Avrebbe riportato diverse fratture. Al nosocomio anche il conducente dell’altra vettura, residente a Tufara. La donna, con origini tedesche, era venuta in Molise alcuni anni fa e si era facilmente inserita nella comunità locale, dove era ben voluta. La tragica notizia ha sconvolto gli abitanti del paese che ora si stringono intorno ai familiari della 70enne, giunti anche dalla Germania, mentre pregano per il loro compaesano ancora ricoverato.
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