Il candidato presidente del centrodestra, Francesco Roberti, risponde alla candidata consigliera del Partito Democratico Micaela Fanelli, affermando come “comprenda il nervosismo della consigliera regionale che, qualora non eletta, dovrebbe trovare altro modo per occupare il proprio tempo” e ricordando alla consigliera regionale uscente come “il primo contratto Zes, in Italia, con un investimento pari a 70 milioni di euro sia stato presentato, a Termoli, durante la mattina dell’8 giugno”.
“Sulla Gigafactory, che la consigliera Fanelli sostiene mai si sarebbe realizzata a Termoli, assicuro come Stellantis sia molto più avanti rispetto a quanto lei possa immaginare e pensare. C’è una perfetta sinergia tra la governance di Stellantis, l’amministrazione comunale e il Consorzio Industriale, indispensabile presupposto di partenza per realizzazione di ACC. Lo scorso 30 maggio eravamo stati invitati a Parigi, per l’inaugurazione della prima Gigafactory francese, a testimonianza degli ottimi rapporti che intercorrono tra le parti”, prosegue Francesco Roberti.
“Se Micaela Fanelli, come sindaco di Riccia prima e consigliera regionale nell’ultima legislatura, avesse fatto la metà di quanto il centrodestra ha fatto per il Comune di Termoli, sicuramente, sarebbe stata ricordata per la laboriosità e per i risultati raggiunti – ha incalzato Roberti. – Alla Regione Molise viene ricordata, invece, per il suo ricco contratto di consulente dell’ente, il cui unico beneficio è stato quello personale”.
Oggi, inaugurando la sua sede elettorale a Termoli, Micaela Fanelli nel suo intervento aveva affermato che “Roberti è stato già tra i massimi interpreti della totale inefficienza e incapacità di gestire un modello di sviluppo per la città adriatica. Un chiaro segnale c’è stato sul progetto della Giga Factory per il quale al momento ci sono 3,6 miliardi di euro a rischio perché il governo nazionale, unitamente a quello regionale e allo stesso sindaco Roberti sono fermi. Tutti totalmente incapaci di far approdare sul nostro territorio un’opera fondamentale per la ripresa economica e sociale della regione. Ad oggi ci sono, infatti, 45 ettari a disposizione dell’investimento, ma mancano le autorizzazioni grazie al totale immobilismo di un centrodestra, tra l’altro in contrasto con l’attuale presidente della Zes”.
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