I numeri parlano chiaro: dopo la ripresa trainata in massima parte dal superbonus che ha consentito di colmare quanto perso durante gli anni peggiori della crisi, già nei primi mesi del 2023 gli indici cominciano a flettere (-5% per le ore lavorate e -5,1% di lavoratori iscritti), per cui si rende necessaria una programmazione incentrata su un mix di sconti e incentivi per riqualificare il patrimonio edilizio ed evitare il tracollo del comparto negli anni a venire.
In questa direzione va la proposta recentemente presentata dall’ANCE: sconti con due aliquote (70% per tutti e 100% per i meno abbienti) e finanziamenti garantiti dallo Stato per la parte non agevolata per i lavori di riqualificazione sismica ed energetica, con ripristino del meccanismo di cessione del credito e sconto in fattura e con l’attivazione di un fondo per l’erogazione di mutui verdi volti a coprire la parte di costo non agevolata.
“Condividiamo a pieno lo studio predisposto nei giorni scorsi dall’ANCE, è l’unica soluzione per evitare a breve un nuovo tracollo del settore e per fronteggiare la direttiva case green – dichiara il presidente dell’ACEM-ANCE Molise Corrado Di Niro – in quanto a breve ci attende una sfida epocale ed occorre programmare la riqualificazione del nostro patrimonio edilizio con regole certe e sostenibili evitando gli errori commessi con il superbonus”.
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