Il 6 settembre scorso gli agenti della “squadra volante” dell’UPGSP della Questura di Isernia hanno tratto in arresto un uomo ritenuto presunto responsabile di “maltrattamenti contro familiari e atti persecutori”.
Il personale era intervenuto su richiesta degli anziani genitori i quali, in forte stato di agitazione, hanno raccontato che quotidianamente il figlio si presentava a casa loro per chiedere denaro, terrorizzandoli con minacce e con modi violenti, facendoli vivere nella paura e nell’ansia ad ogni loro diniego, nonostante che il figlio, oltre ad essere percettore di pensione, riceve periodicamente una cospicua elargizione da parte dei genitori.
Le condotte dell’uomo avevano costretto i genitori a modificare le loro abitudini di vita quotidiane: infatti, per timore di incontrarlo, non uscivano più di casa neppure per far fronte alle basilari esigenze di vita o per far visita ai familiari.
L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato dichiarato in arresto per la violazione di cui agli artt. 572 e 612 bis C.P. e condotto presso la locale casa circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
In occasione dell’udienza di convalida dell’arresto eseguito, il GIP del Tribunale di Isernia, condividendo la proposta formulata dal pubblico ministero, ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere per la violazione degli artt.612 bis, 56,81 e 629 C.P.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e l’indagato potrà far valere le sue ragioni difensive innanzi all’Autorità Giudiziaria ai sensi del Codice di Procedura Penale.
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