L’emergenza sbarchi continua ad avere un effetto domino su tutta Italia, Molise compreso. Questo pomeriggio sono giunti nella nostra regione da Agrigento (Sicilia) altri 50 migranti, che si aggiungono a coloro che sono già arrivati nelle scorse settimane. In particolare il Cas “Il Geco” di Campobasso, in località Selvapiana, ha costituito il punto di ritrovo per i nuovi arrivati che saranno assegnati alle due province in questo modo: 36 in quella di Campobasso tra Campobasso, Bojano, Campolieto e Portocannone, e 14 a quella di Isernia. L’accoglienza è stata monitorata dalle forze dell’ordine ed è stato coinvolto come da prassi il personale Asrem per i controlli sanitari.
Ipotesi Centro Rimpatri in Molise, Roberti e Lattarulo incontrano ministro.
Il presidente della Giunta regionale del Molise, Francesco Roberti, insieme al prefetto di Campobasso, Michela Lattarulo, ha incontrato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per la questione dei migranti.
Un incontro cordiale e interlocutorio, che ha spaziato su diversi argomenti, inerenti sia la questione migranti sia, più in generale, la situazione sicurezza in Molise.
Roberti ha invitato il ministro Piantedosi per una visita istituzionale in Molise.
Sulla questione dei migranti, oltre alla eventualità di prevedere misure per l’accoglienza, sull’eventuale costituzione di un Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR), è stato rimarcato quanto previsto dalla normativa in vigore, ovvero che, eventualmente necessario, “la dislocazione dei centri di nuova istituzione deve avvenire, sentito il presidente della regione interessata, privilegiando i siti e le aree esterne ai centri urbani che risultino più facilmente raggiungibili e nei quali siano presenti strutture di proprietà pubblica che possano essere, anche mediante interventi di adeguamento o ristrutturazione, resi idonei allo scopo, tenendo conto della necessità di realizzare strutture di capienza limitata idonee a garantire condizioni di trattenimento che assicurino l’assoluto rispetto della dignità della persona”.
Tuttavia, il Ministero, al momento, sta seguendo l’evoluzione degli sbarchi, monitorando la situazione. Qualora sarà necessario la costituzione di nuovi CPR, coinvolgerà sicuramente i presidenti di Regione.