Un percorso immersivo durato quattro giorni, dal 17 al 20 ottobre, durante il quale cinquanta studenti del Corso di Laurea triennale in Architettura del Politecnico di Torino – Atelier Città e Territorio, che affronta in chiave progettuale il tema della fragilità socio-spaziale dei territori di margine, hanno analizzato e studiato i progetti rigenerativi passati e in corso del Comune di Castel del Giudice, scelto come caso studio per l’anno accademico 2023/2024. Gli studenti lavoreranno all’interno delle iniziative previste da “Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione dell’Appennino”, il progetto vincitore del Bando Borghi – Linea A del Ministero della Cultura: un investimento di 20 milioni di euro assegnati dal PNRR (Piano di Ripresa e Resilienza) per la rigenerazione del territorio e lo sviluppo sostenibile.
“Far guardare i nostri territori con nuovi occhi è un arricchimento per il percorso di sviluppo a cui stiamo lavorando – ha sottolineato il sindaco Lino Gentile, che ha accompagnato gli studenti alla scoperta del paese -. I futuri architetti hanno osservato la nostra realtà, cogliendo nuovi punti di vista per dare origine ad idee progettuali che saranno valutate al fine di essere realizzate, in merito ai possibili utilizzi di destinazione di alcuni immobili, sulla fruizione pubblica di spazi e la valorizzazione di luoghi panoramici. Si sono, inoltre, confrontati con le persone del paese, dai giovani agli anziani, ed è da questo dialogo che sono nate delle interessanti proposte, che poi presenteranno come lavoro di fine anno nel corso di laurea”.
Ad accompagnare gli studenti, i docenti Antonio De Rossi e Loris Servillo dell’Atelier Città e Territorio del corso di laurea triennale in Architettura del Politecnico di Torino, accompagnati dai collaboratori Marco Del Fiore, Mauro Fontana, Federica Serra e Matteo Tempestini. Nella quattro giorni di full immersion, i giovani hanno incontrato ed interagito con amministratori e tecnici locali, ma anche con gli abitanti del paese, entrando nelle case e nei luoghi pubblici, per conoscere da vicino le esigenze della popolazione e trarre spunto per elaborare progetti in linea con le attività di rigenerazione.
L’ingegnere Rosita Levrieri, responsabile dell’ufficio unico del progetto di rigenerazione del Comune, ha esposto loro la mission, gli obiettivi e le attività previste dal progetto del Bando Borghi; l’architetto Enrico Ricci ha illustrato le modalità di attuazione degli interventi infrastrutturali mediante lo strumento della STU – Società di Trasformazione Urbana e l’importanza della realizzazione di progetti cantierabili e della vicinanza con le maestranze previste in cantiere. Gli studenti hanno dialogato, inoltre, con l’architetto Nicola Di Biase, progettista della componente privata della Vello SPA che si è soffermato sugli investimenti dell’albergo diffuso Borgotufi, dove sono attualmente in fase di realizzazione alcuni lavori finanziati dal CIS – Contratti Istituzionali di Sviluppo, per la creazione della Casa della Conoscenza, che ospiterà una biblioteca e spazi per l’incontro degli abitanti. Diverse le esperienze che i ragazzi hanno potuto vivere sul territorio, dalla partecipazione ai rilievi nei cantieri aperti a Borgotufi, alle attività a contatto con le realtà agricole ed imprenditoriali che negli ultimi anni sono state motore di rigenerazione di Castel del Giudice, come la visita all’azienda agricola Melise, che coltiva mele biologiche ed altri prodotti di agricoltura sostenibile, al birrificio Malto Lento, all’Apiario di Comunità, al Centro Studi Casa Frezza.
Grazie a queste esperienze di arricchimento professionale e umano, i futuri architetti del Politecnico di Torino hanno elaborato i primi concept progettuali per gli spazi pubblici del borgo, che sono stati presentanti al sindaco e all’amministrazione. Nei prossimi mesi, gli studenti – suddivisi in gruppi di lavoro da 3 o 4 e guidati dai docenti e dai loro collaboratori – lavoreranno nello sviluppo di dettaglio dei progetti che saranno poi presentanti e restituiti alla cittadinanza.
Congratulazioni alla neo dottoressa Caterina Calardo: 110 e lode con tesi su un museo dedicato alla pandemia da Coviv-19
Congratulazioni alla dottoressa Caterina Calardo per il brillante conseguimento della laurea magistrale con lode Alla presenza di genitori, fratelli e...
Leggi tutto