In occasione della Festa dei Lavoratori, che si celebra oggi 1 maggio (rileggi le origini qui), anche la politica e le istituzioni hanno voluto mandare un messaggio per evidenziare le conquiste ottenute, le criticità ancora esistenti e l’impegno che gli amministratori pubblici devono prendersi per favorire le condizioni di lavoro e la tutela dei lavoratori.
Il presidente della Regione, Roberti: “Impegno bipartisan. Dobbiamo impedire ai nostri giovani di scappare”
“Ricorre il 1° maggio la Festa del Lavoro, nata per celebrare gli obiettivi sociali ed economici raggiunti dai lavoratori dopo lunghe battaglie.
È un giorno in cui occorre riflettere per ricordare il passato, ma anche per pensare al presente e al futuro di chi lavora e di chi, purtroppo, un lavoro non ce l’ha.
Il lavoro è inserito nella Costituzione, tra i principi fondamentali, all’articolo 1 “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro” e all’articolo 4 “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”.
Il lavoro, inoltre, si trova anche in altri articoli della Carta Costituzionale, a testimonianza della grande attenzione che gli fu conferito dall’Assemblea Costituente.
La festa del 1° maggio non deve diventare una consuetudine priva di significato, bensì deve farci ricordare come compito delle istituzioni sia quello di favorire le condizioni lavorative per tutti.
Il lavoro, infatti, è democrazia, conferisce dignità alle persone, responsabilizza i cittadini, che diventano compartecipi alla crescita e allo sviluppo della Nazione.
La lotta per un lavoro a tutti deve essere al primo posto nell’agenda di ogni Governo e amministrazione, senza colori politici. È una battaglia bipartisan, che contribuisce anche al progresso economico e sociale del Paese.
Siamo ben consapevoli come il lavoro ancora non sia un diritto garantito a tutti, ma non possiamo non provare a vincere questa sfida. Dobbiamo farlo e lo stiamo facendo anche in Molise, dove, così come abbiamo ripetuto spesso, la Regione Molise è impegnata in un lavoro condiviso per permettere ai propri giovani di trovare lavoro nella propria terra.
Una sfida difficile a cui non possiamo sottrarci, sia perché il lavoro consente anche alle famiglie di potersi formare e vivere serenamente sia perché da questo passano lo sviluppo e la crescita del nostro Molise, dove, con le politiche per favorire il lavoro, dobbiamo provare anche a ripopolare i nostri paesi.
In questa attività, non tralasciamo l’inserimento o il reinserimento lavorativo, attraverso la riqualificazione delle competenze e la formazione, settori in cui la Regione Molise è pienamente impegnata e fondamentali per trovare un lavoro che si confaccia alle proprie attitudini.
Buon 1° maggio a tutti!”
Forte: “Occorre una nuova stagione di affermazione dei diritti dei lavoratori”
L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La candidata sindaca della coalizione progressista, Marialuisa Forte, parte dal primo articolo della Costituzione italiana, per evidenziare l’importanza di dare concretezza, nell’azione amministrativa, alla Festa dei lavoratori ed ai loro diritti.
“Celebrare i diritti dei lavoratori significa non solo ricordare le conquiste raggiunte dopo stagioni di proteste, di battaglie politiche e sindacali, ma anche e soprattutto lavorare per dare piena attuazione all’art. 1 della Costituzione e per debellare la piaga degli incidenti sul lavoro, della precarietà, dell’altissimo tasso di disoccupazione femminile e giovanile, della disparità retributiva tra uomo e donna e, in generale, della discriminazione nei luoghi di lavoro, del lavoro povero o non retribuito (gli stages gratuiti). Occorre riportare al centro della politica e dell’attività amministrativa il diritto al lavoro e la dignità del lavoro.
La coalizione che mi sostiene e che rappresento conosce bene i cambiamenti costanti che riguardano l’organizzazione del mondo del lavoro. Per questo sosterremo tutti insieme la battaglia sindacale e politica per il ritorno a tutele vere dei lavoratori e del lavoro; per questo, abbiamo inserito nell’agenda progressista il salario minimo garantito, misura fondamentale contro il lavoro povero; per questo, punteremo sulla formazione dei giovani e sulla creazione a Campobasso di un hub della formazione, che li metta in connessione con il tessuto produttivo locale e che aumenti le loro possibilità occupazionali; per questo, lavoreremo per la nascita del consorzio nella zona industriale di Campobasso e Ripalimosani; per questo, punteremo a rivitalizzare l’economia cittadina, attraverso il sostegno alle attività commerciali, con cui stiamo dialogando in queste settimane; per questo, investiremo nella cultura, nell’arte e nelle nostre tradizioni, che possono rappresentare volano occupazionale e di sviluppo.
La Festa del primo maggio è, per noi, occasione di riflessione sul diritto al lavoro ed impegno a mettere in campo ogni azione utile per difenderlo e promuoverlo”.
De Benedittis: “Riporteremo vivacità economica nel capoluogo per far ripartire l’occupazione giovanile”
“Il mio pensiero, in occasione delle celebrazioni del Primo maggio, non può che andare ai giovani, a tutte quelle ragazze e a quei ragazzi costretti ad abbandonare le proprie famiglie per cercare fortuna altrove. Il dramma della disoccupazione è tra le principali cause dello spopolamento delle aree interne, un fenomeno che non risparmia certo la nostra amata città”.
È quanto dichiara in una nota il candidato sindaco del centrodestra Aldo De Benedittis.
“Nessuno ha la bacchetta magica e può promettere la soluzione immediata di un problema così serio, ma l’obiettivo della coalizione di centrodestra – spiega – è far tornare grande Campobasso riportando in città una vivacità economica, imprenditoriale e culturale capace di favorire una vera rinascita occupazionale del Capoluogo”.
“Negli ultimi anni – aggiunge De Benedittis – il mondo del lavoro è profondamente mutato e dobbiamo essere bravi a comprendere tale evoluzione, a cavalcare il cambiamento invece che subirlo. Sarà fondamentale in tal senso il dialogo con il territorio, in primis l’Unimol. La nostra Università rappresenta una vera eccellenza di Campobasso e una risorsa attraverso la quale creare progetti di sviluppo, concreti, all’avanguardia e di qualità, in grado di modernizzare nel breve e medio termine il tessuto sociale e di stimolare quindi crescita e benessere”.