L’assessore regionale Andrea Di Lucente ha spiegato le misure adottare quest’anno per salvaguardare la stagione turistica: “Per la prima volta abbiamo posto un freno ai conferimenti di rifiuti nel depuratore. Per tutta l’estate e fino al 30 settembre il depuratore potrà gestire solamente i rifiuti canalizzati, cioè quelli che vengono direttamente dal nucleo industriale di Vasto-San Salvo. Ulteriori rifiuti verranno bloccati.
Insieme a questa misura forte, adottata per consentire alle strutture turistiche di Montenero di operare e ai cittadini di respirare aria meno maleodorante, abbiamo avviato una serie di controlli per capire come contrastare la puzza. Siamo in costante dialogo con la Regione Abruzzo per chiedere investimenti sulla infrastruttura e renderla più moderna: solo in questo modo potrà offrire un servizio senza danneggiare la comunità di Montenero. Anzi, sin da subito ho preso a cuore la situazione: è assolutamente contrario alla nostra idea di sviluppo consentire che parti di Molise siano sacrificate in questo modo, impendendo che possano determinare il proprio destino.
Va ricordato, infatti, che il depuratore è una struttura abruzzese sul territorio molisano, al servizio essenzialmente delle aziende abruzzesi e gestito da Arap, una società pubblica della Regione Abruzzo. Il Molise – e Montenero in particolare – non vuole pagare lo scotto, lasciando tutti i vantaggi ad altri.
Questo pezzo di costa da anni ha problemi legati ai cattivi odori: sembra una banalità, ma il danno è serio. Lo stanno pagando le attività imprenditoriali che non decollano, lo pagano i cittadini, per i quali l’aria è irrespirabile. Vogliamo dare un segnale di maggiore attenzione a questo territorio, cercando di salvaguardare la stagione turistica.
Vorrei ringraziare il Servizio Ambiente della Regione Molise e l’Arpa perché, grazie al loro lavoro di controllo, verifica e di valutazione degli interessi in gioco, è stato avviato un tavolo tecnico nel quale cercare le soluzioni più adeguate. Da parte del Molise c’è massima collaborazione e abbiamo provato in tutti i modi, sia formalmente che informalmente, di reperire una soluzione alternativa. Non è stato possibile. Fin tanto che non verranno effettuati gli investimenti necessari per ridurre gli odori e garantire la giusta qualità della vita della comunità di Montenero, andremo avanti con adeguate misure a tutela dei cittadini. L’obiettivo della Regione Molise, infatti, è quello di avviare un percorso condiviso con Arap e Regione Abruzzo per ammodernare le strutture, renderle più funzionali sia per il Nucleo che per la comunità di Montenero, senza dover per forza rendere l’aria irrespirabile”.
Dello stesso parere anche il sindaco di Montenero, Simona Contucci: “Come sapete il problema delle emissioni odorigene del depuratore si trascina da molto tempo. Sono circa nove anni, da Assessore all’Ambiente prima e da Sindaco oggi, che sto combattendo e chiedendo ai gestori del depuratore un funzionamento ottimale e corretto di quella struttura, ma non certo la chiusura.
Purtroppo i rapporti con ARAP non sono stati dei migliori, ma noi ci auguriamo che possano essere più distesi nei prossimi mesi, anche perché abbiamo chiesto una collaborazione reciproca, nonostante permanga un atteggiamento quasi negazionista del problema.
Il problema invece esiste, è stato accertato ed è un problema che pregiudica, purtroppo, lo sviluppo di un territorio a vocazione turistica.
Devo riconoscere come la nuova Giunta Regionale del Molise e lo stesso Assessore Di Lucente stiano fornendo un supporto concreto, che riteniamo fondamentale; è grazie a questo sostegno infatti che siamo arrivati alla Determinazione della Regione Molise, firmata dalla dottoressa Lavalle, che ha accertato e quindi imposto il blocco totale dei rifiuti conferiti al depuratore attraverso il trasporto su gomma, dal 15 giugno al 30 settembre.
Questo significa che, come diceva l’Assessore di Lucente, entreranno solo i rifiuti canalizzati dei reflui urbani della Marina di Montenero, di San Salvo e di Vasto, oltre che a quelli della zona industriale.
Ricordo anche che nel giugno del 2023 sono state adottate le linee di indirizzo per la gestione delle emissioni odorigene.
Questi due provvedimenti, quindi, ci hanno aiutato anche da un punto di vista amministrativo a mettere dei paletti.
Sappiamo che l’Arap ha intenzione di fare uno studio delle emissioni odorigene, quindi, lo farà su ogni vasca all’interno del depuratore; ci è stato anche comunicato che sono state acquistate delle coperture temporanee per le vasche, per poi procedere a un intervento successivo e definitivo.
Noi immaginiamo che il blocco dell’accesso di percolato proveniente da trasporto su gomma potrebbe anche non bastare; ciò significa che se non avremo la collaborazione di ARAP, naturalmente andremo poco lontano.
Resta inteso, come già detto, che nessuno sta chiedendo di chiudere il depuratore: noi stiamo chiedendo che il depuratore funzioni, perché conosciamo bene l’importanza della depurazione in una comunità e in un sistema come questo. Certo è che questo impianto non può puzzare.
Mi auguro, quindi, che l’atteggiamento di Arap cambi e diventi maggiormente collaborativo, dato che il problema investe anche i territori abruzzesi limitrofi e ripeto ancora: spero ci sia un lavoro sinergico insieme ad Arap, diverso da quello dichiarato in sede di Tavolo Tecnico, dove il direttore di ARAP ha detto che non può permettersi di perdere un milione e mezzo di euro “perché c’è un Sindaco rompic*******”. E quindi il sindaco che difende la comunità, o vuole far crescere il territorio e lo sviluppo turistico, sarebbe una rompiscatole? Così non ci siamo.
I rapporti interistituzionali vanno mantenuti, garantiti e bisogna lavorare in sinergia.
Ricordo a me stessa e a chi lo ha dimenticato, che nel provvedimento c’è una clausola di salvaguardia che è stata creata anche per superare delle eventuali criticità rispetto alla stagione estiva.
Alcuni ingressi in depuratore sono stati già bloccati da Arap Servizi, ma ricordiamo che ci sono anche soluzioni alternative, presso altri siti, per chi si è visto bloccare gli ingressi di percolato in estate; non vorremmo quindi che scaricassero su di noi una responsabilità che invece deve essere presa solo come misura di buon senso di attenzione e di professionalità”.
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