Nel luglio 2024, il governo italiano ha confermato un piano di tagli significativi ai fondi destinati ai comuni e alle province. Questi tagli, previsti dalla legge di bilancio di fine dicembre 2023, ammontano per i comuni italiani a 250 milioni di euro all’anno per i prossimi cinque anni, fino al 2028.
Il contributo alla finanza pubblica è quantificato suddividendo il predetto importo in due “capitolati”: il primo calcolato sulla spesa corrente (al netto del sociale) e il secondo sul totale delle risorse assegnate a ciascun ente a titolo di PNRR, a cui si aggiungono anche le risorse assegnate nel 2019 a vario titolo. In questi giorni vengono resi noti i numeri specifici per i singoli comuni.
Vediamo cosa succede in Molise. Ad analizzarlo è la consigliera regionale del Pd, Micaela Fanelli.
“Il taglio fra il 2024 e il 2028 per i programmi è di oltre un milione di euro, ai quali vanno aggiunti i tagli per le misure PNRR parzialmente definanziate. Nel caso in cui le amministrazioni titolari non abbiano identificato, alla data del 31 dicembre 2023, gli interventi da escludere dal PNRR, l’importo assegnato a ogni singolo intervento (CUP) è stato ridotto in misura pari al rapporto tra l’importo complessivo rimodulato e l’importo originario della misura, togliendo così ai comuni della Regione Molise oltre cinque milioni e mezzo di euro che, sommati al milione precedente, raggiungono la cifra di 6.653.729. Da questa somma lorda occorre eliminare il contributo annuo destinato a tutti gli enti locali per il quadriennio 2024-2027, da considerare come trasferimento statale corrente senza vincolo di destinazione da risorse residue COVID, e si raggiunge un taglio netto per i comuni molisani (esclusi i due enti province) di 5.478.258 euro. I due comuni capoluoghi, fino al 2028, vedranno diminuire i trasferimenti dallo Stato per programmi di revisione della spesa di 1.100.418 euro per Campobasso e 441.000 euro per Isernia, mentre i due enti provinciali subiranno, dal 2024 al 2028, un taglio netto totale sulla spesa corrente di 1.349.262 euro per la Provincia di Campobasso e 362.944 euro per la Provincia di Isernia. Una somma considerevole quella che emerge e ci restituisce il totale di 6.941.621 euro.
Senza alcuna valutazione nel merito, i tagli lineari colpiranno anche le comunità più svantaggiate delle aree interne. Nessuna analisi di contesto e nessun riguardo per i Comuni piccoli che ne hanno più bisogno. Ma la cosa più grave è che il piano di riduzione dei fondi colpisce, in particolare, gli enti locali che hanno ricevuto più finanziamenti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), cioè quelli che hanno dimostrato maggiore dinamismo. Quelli che più meritano, più vengono puniti.
Il governo punisce quindi i comuni che sono stati in grado di realizzare più progetti per il PNRR sfruttando meglio le risorse loro attribuite e quindi sono stati più capaci di altri. Assurdo. Chi è più meritevole, più perde. Sì contraddice la stessa finalità del PNRR, mettendo a rischio le amministrazioni locali che hanno semplicemente, meglio di altri, fatto il loro lavoro di progettazione, realizzazione e spesa dei fondi PNRR.
Anche nel corso degli Stati Generali della Bellezza di Ali, in corso a Cuneo, ieri e oggi, abbiamo fortemente criticato la riduzione delle risorse ai comuni e soprattutto il metodo usato.
All’appello, ormai sistematicamente su ogni atto del “governo amico” che impoverisce sempre più il Molise di risorse e servizi, manca la voce del Presidente Roberti, della giunta, dei parlamentari molisani, che ancora una volta hanno scelto la sudditanza politica alla difesa dei diritti dei molisani.
Sono questi i risultati e i vantaggi della tanto decantata, quanto dannosa, filiera politica di centrodestra?
Ancora una volta, purtroppo, si.”
Congratulazioni alla neo dottoressa Caterina Calardo: 110 e lode con tesi su un museo dedicato alla pandemia da Coviv-19
Congratulazioni alla dottoressa Caterina Calardo per il brillante conseguimento della laurea magistrale con lode Alla presenza di genitori, fratelli e...
Leggi tutto