La CGIL del Molise ritiene necessario che nella nostra regione si apra un dibattito sulle pratiche di applicazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro, che dovrebbero contemperare il giusto equilibrio per l’incrocio tra il percorso di istruzione/conoscenza degli alunni e gli strumenti necessari per affrontare il mondo del lavoro. “L’alternanza, invece – afferma il sindacato, – in troppi casi è stata interpretata e proposta in maniera equivoca sfiorando pratiche di sfruttamento del lavoro giovanile proponendolo, ad arte, anche sottoforma di stage o di tirocini formativi. Nel contesto di arretratezza acuito da tassi insopportabili di disoccupazione che caratterizzano il mezzogiorno d’Italia e in esso il nostro Molise si è assistito, ancor più, alla proposizione di lavoro gratuito ed a volte sostitutivo che, soprattutto, non ha dato alcun contributo utile al percorso formativo degli studenti. Per tale ragione, tutta la CGIL Molise, insieme alla FLC CGIL, è solidale con gli studenti medi e sostiene la protesta contro l’Alternanza scuola- lavoro così come regolamentata dalla legge 107/2015. Manifestiamo inoltre apprezzamento sul l’allargamento della piattaforma rivendicativa studentesca del 13 ottobre in Molise, palesata anche con la scelta di sfilare nelle strade cittadine indossando la tuta blu dei metalmeccanici e indicando, oltre alla piazza del capoluogo di regione, un luogo simbolo come Bojano per intrecciare le lotte del mondo della scuola con le mobilitazioni in atto in un territorio investito da provvedimenti da area di crisi complessa. Inoltre, altro fronte comune che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi e nei prossimi giorni sarà quello che riguarderà il trasporto pubblico che, a causa dei tagli già praticati e a quelli annunciati nell’immediato futuro, rischia di diventare una vera emergenza non solo per gli studenti ma per larghe fasce della popolazione molisana. La CGIL comunica la propria disponibilità a partecipare ai momenti di confronto pubblico previsti e invita tutti a concentrare le forze anche sull’iniziativa di presidio unitario che si terrà il 14 ottobre davanti a tutte le prefetture d’Italia per provare ad indirizzare la legge di bilancio verso una direzione che parli di salvaguardia di diritti e di equità sociale”.