Le festività natalizie diventano ghiottoneria, e non solo per i palati affamati del buon cibo. Infatti, oltre che le leccornie, i furti aumentano e la grande affidabilità dell’amore dettato dalla nascita del Redentore, va a cozzare con una realtà che dell’amore e della condivisione ne resta solo il senso strettamente biblico. Termoli, città dagli appetitosi bottini, fa da contenitore, e l’appetito, come si suol dire, vien mangiando. Le notti festose che risuonano nelle case, dove il ritrovato spirito dell’incontro familiare, rende più semplici le uscite fraudolente da parti di ignoti, meno noti o riconducibili loschi “Babbi Natale”, che senza arrovellarsi il cervello alla positività delle serate gioiose, lasciano la loro tavola poco imbandita e si buttano a capo fitto su tavole imbandite da altri. Proprio nei giorni del Natale 2024, la Termoli vestita di luci e di sfarzose allegorie, che ci portano indietro nel tempo, quello felice e senza troppi ansimanti preoccupazioni esternabili con la paura di essere defraudati di o da qualcosa di caro da parte di ignobili individui vestiti a festa, viene al cospetto rapita da regnanti del bel vivere sulle spalle di chi lavora per il bene comune. Così la tranquillità di un Natale di Speranza, come quello che il Giubileo 2025 ha significato nell’apertura delle prime due Porte Sante, quella di San Pietro e del Carcere romano, viene depredata e posta come allarme sempre più sonante, sempre meno riverente. L’invito alla cancellazione dei peccati di certo non è affine alla reiterazione senza nessun cospetto di cammini comuni che affievoliscono le voglie di travalicare la caparbietà all’onestà. Tra i vari furti registrati in città, si registra un singolare attentato, che avrebbe arrecato danni ingenti se non fosse intervenuto il fato a graziare e illuminare la notte del malcapitato. Una ditta di surgelati, il bersaglio di ladruncoli che si dimenano a coinvolgimenti senza l’utilizzo della ragione da “Banda Bassotti”. La conosciutissima società, primaria nella vendita di farine derivanti da macine in pietra e prodotti surgelati, si è vista riservare un trattamento del tutto fuori dal comune del “furto con scasso”. Nella nottata del 23 dicembre, infatti, è stata presa di mira, non per l’asporto della merce di cui piene le celle frigorifero, ma per un vero e proprio attentato, forse intimidatorio, che ha visto gli autori manomettere gli alimentatori di corrente elettrica, forse per permettere lo scongelamento del prodotto pronto alla vendita a partire dal successivo 27 dicembre. Casualità volle, avrebbe scritto Agata Christie, che per una pura attenzione dell’addetto del locale sito in via degli Aceri, la mattina seguente in occasione di una ricognizione, la sorpresa ha preso il sopravvento allo stupore nel vedere manomessi i quadri elettrici esterni che governano la mandata di corrente verso i frigoriferi. Per fortuna la manomissione ha arrecato solo danno all’alimentazione elettrica e non alle macchine refrigeranti e quindi al prodotto. – Sarà un nuovo modo di fare gli auguri di Natale a un’attività che da poco ha inteso ampliare l’offerta nella città più commerciale del Molise? – Speriamo sia stata una bravata senza ulteriori conseguenze nè prosieguo. All’uopo però, è stata sporta regolare denuncia presso la legione Carabinieri Abruzzo e Molise, Stazione di Termoli. A parte la vena irriverente, ormai il Molise non è più indenne da scorrazzate insane che costringono i molisani alla massima attenzione e alla non più sana tranquillità di una regione che “Non Esiste”.
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