“La S.A.T.I. s.p.a. è purtroppo costretta, ancora una volta, a replicare ad alcune esternazioni operate dalle sigle sindacali FAISA, CISAL, FILT-CGIL, FIT-CISL e UGL, apparse in questi giorni su testate giornalistiche on-line”.
E’ quanto scrive l’azienda di trasporto su gomma, rispondendo ai sindacati sulla questione delle fermate dei pullman considerate non a norma che hanno spinto alcuni autisti a “saltarle”.
“In primo luogo, la S.A.T.I. ribadisce di operare e di avere sempre operato nel pieno rispetto della normativa di settore e di svolgere il servizio del trasporto pubblico di passeggeri, peraltro da oltre cinquanta anni, in ottemperanza piena delle disposizioni contrattuali, amministrative e normative regolanti il medesimo.
La S.A.T.I. ribadisce di aver rispettato i programmi di esercizio stabiliti dalla Regione Molise e le fermate sono effettuate nei punti esatti indicati dai predetti programmi.
Non risulta poi rispondente al vero quanto inopinatamente riportato dalle suddette sigle sindacali in merito a “ritorsioni” e “minacce di licenziamento” che sarebbero state effettuate nei confronti di alcuni autisti.
Quanto alle sanzioni disciplinari cui si fa riferimento negli articoli di stampa, la S.A.T.I. rimarca di operare nel pieno rispetto della normativa vigente e del CCNL di settore.
Quanto ancora rappresentato dalle sigle sindacali non tiene poi affatto conto di quella che è la vera parte debole del settore del trasporto pubblico locale, vale a dire i cittadini, ossia l’utenza che quotidianamente ha necessità di avvalersi del trasporto pubblico per esigenze lavorative, scolastiche, familiari, di salute e tante altre ancora.
L’utenza, costituita anche da viaggiatori di minore età, ha subito e sta subendo disservizi a causa delle condotte tenute da alcuni conducenti, che potrebbero anche essere valutate in termini di interruzione di pubblico servizio, causato da fatti e circostanze assolutamente non imputabili alla S.A.T.I. ma riconducibili a scelte individuali assunte da singole persone.
Questa situazione potrebbe minare la fiducia nella gestione pubblica del trasporto e, al contempo, cagionare gravi danni all’utenza del servizio e ai diritti dei viaggiatori.
Completamente infondata e perfino offensiva appare, infine, la chiusura dell’articolo, ove testualmente si legge “mentre le autorità restano in silenzio, il servizio continua ad essere garantito in clima omertoso di ingiustizia e insicurezza”.
Poiché la S.A.T.I. s.p.a. è ormai stanca di subire continui e infondati attacchi posti in essere attraverso i mezzi di informazione, che ne ledono l’onorabilità e ne danneggiano l’immagine, si rappresenta che è in corso di valutazione l’affidamento ai propri legali di ogni idonea azione atta a tutelare i diritti e l’immagine societaria nelle sedi giudiziarie competenti, sia civili che penali, con richiesta di risarcimento di tutti i danni ingiustamente prodotti da tale denigratoria campagna attuata a mezzo stampa”.
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