“Una storia che sta sbiadendo, ma che non può essere dimenticata. Casacalenda, Agnone, Vinchiaturo, Ripalimosani e Isernia furono teatro di una realtà drammatica che, seppur lontano dalle atrocità dei lager nazisti, ha lasciato un’impronta indelebile nella nostra storia”.
Così il sindaco di Casacalenda, Sabrina Lallitto, oggi in occasione della Giornata della Memoria, ricordando il dramma della Shoah che ha toccato anche il territorio molisano dove furono allestiti campi di concentramento.
A Casacalenda furono internate 177 donne, tutte straniere, rinchiuse nel palazzo Caradonio Di Blasio e ricordate oggi dal primo cittadino. Una lapide posta nel 2019 e una pietra di inciampo davanti al palazzo nobiliare ricordano ai passanti i fatti accaduti durante la seconda guerra mondiale.
“Quelle donne, prigioniere politiche, potevano uscire controllate a vista, una volta al giorno, lungo Corso Vittorio Emanuele che, in quelle ore, era interdetto alla popolazione”, ha continuato Lallitto. “Perché nessuno dimentichi, affinché mai più accada”.
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